LA CGIL SCRIVE A RENZI SUI RIFIUTI A MODICA, MA DIMENTICA IL CASO RAGUSA

Apprezziamo la nota della FP CGIL della provincia di Ragusa in merito alla lettera spedita a Renzi, inerente la tematica scottante della gestione dei rifiuti a Modica.

Prendiamo atto che la CGIL punta giustamente i riflettori su di un Comune, dove, da quasi 6 anni, il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani viene effettuato in forza di una ordinanza urgente, senza che l’amministrazione abbia, per l’affidamento del relativo appalto, indetto un bando di gara.

Doveroso a nostro punto di vista analizzare il problema e denunciare pubblicamente eventuali abusi e forzature, tuttavia ci chiediamo il perché la CGIL non nutra lo stesso e sentito interesse per quello che succede, nel medesimo settore e quasi nelle medesime modalità, a Ragusa.

Nel capoluogo ibleo l’appalto della gestione dei rifiuti ammonta a circa 750.000 euro al mese e viene sistematicamente prorogato (in attesa del tanto agognato bando di gara) da oltre 3 anni da tutte le amministrazioni che di volta in volta si succedono.

Anche a Ragusa (come a Modica) in questi anni i costi del servizio di gestione e smaltimento rifiuti, forse proprio a causa del regime di proroga permanente, sono lievitati, di milione in milione.

C’è quindi più di una similitudine tra quanto denuncia la CGIL a Modica e quanto avviene a Ragusa.

Due righe, nella lettera spedita a Renzi, ci stavano tutte.

Nel condividere il malessere per quanto avviene in territorio modicano, auspichiamo, non tanto che venga spedita un’altra lettera al Premier, troppa grazia, quanto piuttosto che la CGIL prenda la medesima posizione di denuncia sul sistema di gestione dei rifiuti anche per quanto concerne il capoluogo ibleo.

 

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