LA CAPITANERIA DI PORTO DI POZZALLO CONTESTA A DODICI MARITTIMI LA SOTTRAZIONE INDEBITA DI GASOLIO A DANNO DELLE UNITA’ NAVALI PER LE QUALI LAVORAVANO

 

 

Appropriazione indebita, furto di gasolio dal costo  agevolato,  violazione delle norme sulla sicurezza portuale e trasporto abusivo di merci pericolose per mezzo di contenitori non idonei. Questi i reati contestati dai militari della Capitaneria di porto di Pozzallo ad alcuni marittimi. Che, a giochi scoperti, gli inquirenti non hanno potuto fare a meno di considerare “ingrati, temerari ed anche sprovveduti”, considerato che, in un momento di gravissima crisi occupazionale, avrebbero danneggiato il datore di lavoro con ripetuti atti di un medesimo disegno criminoso consumato, fra l’altro, in un’area che rimane sotto il costante controllo di oltre cento militari della Guardia costiera, con il rischio concreto, come poi puntualmente accaduto, di finire nella rete dei controlli. Dodici in tutto le persone coinvolte, di cui tre colte in flagranza di reato. Fra le unità navali danneggiate dal comportamento sleale e scorretto di alcuni componenti il personale di bordo anche il rimorchiatore Vos Atlantico, adibito al collegamento logistico con il Pozzo Vega che opera al largo di Pozzallo. Immediati i provvedimenti disciplinari adottati dall’armatore che, alcune ore dopo l’operazione portata a termine dai militari della Guardia costiera,  ha licenziato in tronco il comandante, il direttore di macchine ed un altro ufficiale. Gli inquirenti sono certi di avere smantellato una gang che, con il passare del tempo, si sarebbe sviluppata con il sistema del passa parola. Una volta che si era sparsa la voce sulla possibilità di “arrotondare” la paga mensile appropriandosi sistematicamente del gasolio di bordo, la crescita del numero dei proseliti, pronti ad emulare le gesta dei furbi colleghi di lavoro, sarebbe stata quasi naturale. Come, purtroppo, succede sempre più spesso in questa nostra società fatalmente incline ad imbarcarsi in avventure negative.

I tre fermati di ieri notte avrebbero sminuito la gravità della loro azione asserendo che era la prima volta e che si trattava di una piccola quantità di gasolio da utilizzare a scopi personali. I militari si dicono invece convinti che l’atto illecito fosse diventato un’abitudine, per cui la valutazione complessiva da fare sotto l’aspetto del reato commesso e della quantità di gasolio illecitamente sottratto, sarebbe ben diversa.

Per quanto riguarda gli altri nove “ladri di carburante”, la loro azione sarebbe stata monitorata costantemente in tutto il suo divenire fino alla tappa finale: le abitazioni private ove gli stessi depositavano la merce trafugata, che è stata quindi recuperata e sequestrata. L’operazione di attività giudiziaria  è stata svolta in diretta collaborazione con il personale dell’Agenzia delle Dogane di Pozzallo e della Tenenza della Guardia di Finanza,  perché il reato contestato comprende anche alcuni importanti aspetti di carattere doganale e fiscale. Le undici persone denunciate rischiano la condanna a pesanti pene pecuniarie ed anche detentive fino a tre anni di reclusione. Le indagini, coperte da segreto istruttorio, potrebbero avere sviluppi clamorosi. Gravi gli indizi in possesso dei militari della Guardia costiera.

 

 

 

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it