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La banda di Ispica suona per il Papa: emozioni e simboli di speranza in Piazza San Pietro
04 Giu 2025 20:05
Una mattinata carica di emozione, simboli e musica ha animato Piazza San Pietro in occasione dell’udienza generale di Papa Leone XIV. Tra i protagonisti, anche la Banda “Arturo Toscanini” di Ispica, che ha portato il suo talento musicale direttamente davanti al Pontefice, rappresentando la Sicilia e l’Italia in un contesto profondamente spirituale e carico di significati.
L’ensemble ibleo, con la sua lunga tradizione musicale e culturale, ha impreziosito un evento che ha visto convergere storie di fede, redenzione e arte. A condividere lo spazio con la banda ispicese anche il gruppo messicano “Ballad Folklorico del Bachillerato” dell’Istituto “La Paz” di Puebla, per un momento internazionale di condivisione culturale.
L’udienza è stata resa ancora più intensa dalla presenza di due detenuti della Casa circondariale di Rebibbia, Gennaro e Paolo, in permesso premio, accompagnati dal cappellano don Marco Fibbi e dalla direttrice Teresa Mascolo. I due hanno donato al Papa un manufatto in argento: la “Croce della Speranza”, con il simbolo dell’ancora e il cristogramma, realizzato nei laboratori interni al carcere. “Siamo qui a rappresentare non noi stessi ma tutto il penitenziario”, ha detto Paolo, mentre Gennaro ha parlato dell’emozione di trovarsi davanti a colui che “incarna il messaggio di salvezza di Dio”.
Tra i doni consegnati al Pontefice anche una campana da benedire, portata dall’imprenditore Luciano Manna, destinata alla chiesa di Santa Maria del Buon Consiglio a Striano (Napoli), e due altorilievi con lo stemma del Papa realizzati dallo scultore Leonardo Pace, proseguendo una consuetudine che lo lega ormai da anni al Vaticano.
Don Fibbi ha espresso il desiderio che Papa Leone XIV possa un giorno visitare Rebibbia, sulla scia di quanto fatto da Papa Francesco, che lo scorso 26 dicembre aveva aperto la Porta Santa proprio all’interno del carcere.
Ma oggi, accanto a tutto questo, è risuonata la musica. E nel cuore del Vaticano, tra voci e note, la Banda di Ispica ha portato l’eco della sua terra e della sua arte, contribuendo a rendere questo incontro un ponte tra mondi diversi, uniti dalla speranza.

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