ITALIANI E POLITICA

Quello che tormenta gli italiani,oggi,oltre alla crisi evidente, è il non sapersi collocare politicamente da nessuna parte.

Ognuno fa le sue critiche, ma non trova risposte,per cui se c’è già un programma condivisibile, le facce che lo rappresentano non piacciono ai più. Pensiamo che cosa ha rappresentato per ognuno di noi la trasmissione su Corrado Passera all7 : un programma su aree tematiche, cosa fra l’altro, che noi del Movimento Rigenerare la Democrazia auspichiamo da più di due anni, ma l’essere consapevoli che Passera sia un uomo per tutte le stagioni, sempre a galla, Ministro anche con Mario Monti, tre vitalizi e che ora si propone come Presidente del Consiglio, non piace ai più.

 La difficoltà di collocamento  avviene nel centro destra, nel centro sinistra , nella destra e nella sinistra. E’ una realtà.

 Che succede,allora? Ognuno agisce nel totale individualismo, criticando, analizzando e farebbe un partito nuovo. La parola nuovo piace,come sempre. Gli italiani sono l’emblema del Paese dove sorgono partiti,partitini,movimenti ecc ecc, ognuno farebbe un partito a sé. L’individualismo è imperante.

Il fatto concreto è che quello che prevale è il partito del non voto,in cui la maggioranza si colloca. Eppure, alle prossime elezioni si dovrà votare. Certamente non le solite facce.

Ci sono le primarie e qualcosa cambierà forse. La realtà è, però, che molti, la maggior parte non si sente rappresentata da nessuno. Che fare?

 I vertici non capiscono che i territori sono indispensabili? A Roma cercano di giocare la partita spostando tre o quattro deputati da una parte all’altra, ma i territori saranno i vincitori.

Nei territori vincono le liste civiche,prechè vicine,  vedi in Emilia e in Calabria, dove Oliviero prende il 12,90 %, ma un’elezione politica non ha liste civiche. Si votano le persone e i programmi, ma di programmi ce ne sono pochi e le persone vengono annullate in elezioni con l’attuale sistema. 

 La realtà è che non ci sono statisti, ma gente non convincente e così prevarrà il partito del non voto.

 Diceva DeGasperi “uno statista guarda alle nuove generazioni, un politico alle prossime elezioni”. Qui sta il problema: una miopia diffusa!!!

Riflessioni che non prevedono niente di buono nell’attuale situazione!!!

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it