ISPICA: PULIZIA DEL CIMITERO COMUNALE

 

Il sindaco Pierenzo Muraglie e gli assessori comunali, quotidianamente, continuano a garantire ordinaria, ma buona amministrazione, fornendo qualità ai pubblici servizi resi ai cittadini, partendo dalla pulizia di tre campi comuni al cimitero, dopo aver ricevuto diverse segnalazioni dai cittadini. «La pulizia del cimitero significa – dichiara il sindaco Muraglie – garantire dignità e decoro alla città e agli ispicesi. Stiamo garantendo, e continueremo con costanza, servizi pubblici che toccano di diritto agli ispicesi, questo significa amministrare bene. Stiamo dimostrando coi fatti la bontà delle nostre intenzioni espresse in campagna elettorale, partendo dall’ordinaria amministrazione, gestendo le emergenze – urgenze, per poi, finalmente potere affrontare lo straordinario e la progettazione che serviranno per rilanciare economicamente la città. Siamo sommersi di lavoro – sottolinea il primo cittadino – è pertanto necessario che gli ispicesi ci aiutino, avvisandoci su qualsiasi tipo di problema. Grazie alle segnalazioni di diversi cittadini siamo subito intervenuti, pulendo i tre campi comuni all’interno del cimitero comunale. L’occasione è propizia – aggiunge il sindaco – per annunciare che ritornerà presto all’ingresso del camposanto la lapide su cui sono incisi i versi de “A’ livella” scritta da Totò, dopo moltissimi anni dalla rimozione perché danneggiata. La poesia di Totò è scritta in lingua napoletana – spiega Muraglie – ed è ambientata in un cimitero, all’interno del quale un uomo rimane chiuso. Il malcapitato assiste incredulo al discorso tra due ombre: un marchese e un netturbino. Il marchese lamenta il fatto che il netturbino si sia fatto seppellire accanto a lui, ma lo spazzino gli fa notare che non è stato lui a scegliere dove esser seppellito. Il marchese continua però a lamentarsi e, a quel punto, il netturbino perde la pazienza e gli spiega che, indipendentemente da ciò che si era in vita, col sopraggiungere della morte si diventa tutti uguali. “A’ Livella” è – conclude il primo cittadino – il simbolo dell’uguaglianza. Siamo onorati che la lapide ritorni grazie all’intervento della nostra amministrazione».

 

 

 

 

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