È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
“Io, siciliano nel mondo”
09 Gen 2011 21:14
C’è chi racconta la sua storia, chi parla dei rapporti con la nuova realtà nella quale si è trovato a vivere, chi esprime i sentimenti che lo legano alla terra d’origine, chi confida le sue gioie e le sue amarezze. C’è anche chi ricorda le persone care, le feste, la cultura, le ricette e i paesaggi della Sicilia. Le testimonianze raccolte da Vincenzo Bonanno in queste pagine sono varie, l’una diversa dall’altra perché diversi sono gli autori per carattere e per esperienze, ma tutti hanno in comune due elementi importanti: la soddisfazione di essersi realizzati all’estero, tra disagi e difficoltà anche gravi (non conoscendo la lingua, i costumi e le leggi dei Paesi nei quali sono andati a vivere) e il costante ricordo della terra d’origine, con la quale hanno mantenuto forti legami affettivi, tanto che vi ritornano, per un periodo più o meno lungo, tutte le volte che ne hanno la possibilità. Lo stesso Bonanno si è trasferito a Roma e nella sua presentazione sottolinea: “riesco a capire bene i sentimenti degli altri siciliani residenti in città lontane e talvolta lontanissime dalla terra d’origine”.
Non tutte le pagine sono scritte in perfetto italiano, perché alcuni di questi amici, vivendo da molti anni all’estero, non hanno molta dimestichezza con la nostra lingua. “Questa sera i ricordi vengono in mente più che gli altri giorni, immagini ormai scolpite per sempre in me…. Mio padre, ritornato dall’Inghilterra mesi prima perché aveva trovato lavoro in Sicilia, dopo quel famoso terremoto della notte fra il 13 e il 14 gennaio 1968 decise definitivamente che saremmo partiti tutti per raggiungere mio fratello Piero a Lanny, già partito un anno prima…. Quanto mi costava lasciare per sempre quella casa. Era molto vecchia, con i tetti a volta. Da quella casa si vedevano il mare da un lato e dall’altro la campagna, gli aranceti, la ferrovia, lontana, dove ogni tanto passava il treno Palermo-Trapani, e in fondo il monte Palmeto, maestoso, dominante il paese di Terrasini”. Questo è ovviamente solo uno stralcio delle testimonianze che sono state raccolte, le quali sono tutte meritevoli di essere lette con attenzione dato che più o meno siamo tutti “Siciliani nel mondo”. (Elisa Montagno)
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