INTERVIENE SEL CON SEVERE CRITICHE AL PROGETTO

Il Presidente del Consiglio comunale, nonché segretario del Pd Di Falco, in una sua dichiarazione alla stampa riferendosi ai consiglieri comunali in merito alla variante al PRG dice testualmente: “Prima di criticare ascoltino il progettista”, cioè il famoso ing. Erbicella che ha predisposto lo schema di variante del prg; il consigliere comunale di sel Enzo Cilia dice: “dovrebbe essere l’ingegnere Erbicella ad ascoltare il consiglio comunale ed ad attuare le sue direttive, cosa che finora non ha fatto, nonostante la miriade di riunioni della commissione assetto territoriale elencate dallo stesso Presidente in seno al Consiglio Comunale e gli incontri pubblici con la città”. “Uno schema, prosegue Cilia, che non rispecchia le direttive del Consiglio comunale del 2008 e che a distanza di un anno rimane uguale a se stesso”.

Come Sinistra Ecologia Libertà abbiamo ritenuto spropositato il consumo di suolo previsto dallo schema di variante, così come anche la previsione di aumento di popolazione nei prossimi anni. Abbiamo incontrato nei giorni scorsi Ordini professionali, associazioni di categoria e associazioni ambientaliste, che ci hanno fornito spunti utili che vanno per la maggior parte contro questa proposta di Piano avanzata dall’Amministrazione. Insomma, mentre in Italia si comincia a ragionare, a cominciare da Firenze, di non consumare altro territorio, di non puntare più sulle costruzioni, perché il nostro Paese è fragile e troppo cementificato ed ha più case di quelle che servono, oltre un milione sono sfitte e tutte hanno bisogno di manutenzione e di agibilità statica. In Sicilia e a Vittoria sentiamo amministratori che pensano al rilancio del “mattone” come unica via dello sviluppo economico. Ignorando che l’unica edilizia che può dare lavoro è quella della manutenzione. Costruire case nuove serve solo a far guadagnare banche e palazzinari, impiccando a mutui insostenibili giovani coppie o persone singole. Il nostro obiettivo è la rigenerazione della città e non una nuova esplosione incontrollata con un patrimonio edilizio abbandonato a se stesso e allora ridefiniamo lo spazio e diamo la possibilità alle nostre piccole imprese di recuperare e mettere in sicurezza le abitazioni esistenti e gli edifici di interesse pubblico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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