INTERVENTO DI FILIPPO ANGELICA CAPOGRUPPO UDC AL COMUNE DI RAGUSA

Leggo con piacere le ultime “novità” sulla  legge su Ibla che pare dovrà essere  oggetto di un emendamento da presentare nella prossima Finanziaria regionale. Tuttavia ritengo che questa legge non solo va rifinanziata ma anche rilanciata e rivista in alcuni parti se vogliamo ancora utilizzarla legando poi gli investimenti che facciamo per obiettivi specifici e che poi hanno una vera ricaduta nella città in termini economici. Il mio vuole essere un ragionamento che guarda alle nuove esigenze che oggi ha la nostra città, esigenze che sicuramente sono diverse rispetto alle motivazioni per le quali nacque la legge oltre 30 anni fa. Da allora abbiamo speso tutte le somme di questa legge in zone strettamente indicate dalla stessa normativa con percentuali più alte per Ragusa Ibla che allora era un quartiere decadente e da rivitalizzare. Pur non volendo far mancare il giusto supporto al quartiere barocco, oggi la vera emergenza è chiaramente il centro storico superiore che ha goduto la minima parte di queste somme contenute nella legge. Oggi è Ragusa Superiore la vera emergenza. E dunque le percentuali previste di aiuti per Ibla e Ragusa Superiore vanno a mio avviso opport

unamente modifiche. Non si possono lasciare come avviene adesso con l’80% di risorse a Ibla e solo il 20% a Ragusa Superiore. Non va infatti dimenticato il vasto patrimonio immobiliare di pregio artistico e culturale che c’è a Ragusa Superiore con Palazzo Zacco che sarà sede di museo, Palazzo Garofalo che sarà sede del museo della cattedrale, la stessa cattedrale e tanti altri importanti monumenti e palazzi barocchi. Servono somme da investire per l’immobile sede dell’ex biblioteca comunale che non può di certo abbandonato. Se facciamo arrivare più risorse, daremo maggiore attuabilità anche al recente Piano Particolareggiato per il centro storico, strumento urbanistico fondamentale per l’attuazione di norme che permettono una semplificazione ed una modernizzazione di alcuni interventi edili. Un piano urbanistico senza risorse e senza concrete previsioni anche verso chi vuole investire nel centro storico, rischia di non portare a compimento le opere pubbliche che lo stesso piano prevede, divenendo solo un libro dei sogni. Una rilancio di questa legge la renderebbe più credibile anche a chi ogni anno prova a togliercela con strategie d’aula dell’ultimo minuto.

Questa la dice lunga su come si programmano le risorse alla Regione. Rilanciare questa legge vuol dire stare al passo coi tempi, vuol dire dare una speranza al nostro centro storico per trasformarlo da peso in reale opportunità per la città. Sull’ argomento converge anche il nostro rappresentante in Giunta, Sonia Migliore.

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