INTERROGAZIONE CON RISPOSTA E ORALE

La nostra città registra da qualche tempo un incremento di episodi negativi – furti, atti vandalici,scippi,.. che incrinano la sicurezza dei cittadini.

Episodi che rivestono diversa valenza e livelli di gravità  a secondo anche della percezione dei cittadini, dei quartieri e delle modalità con cui si verificano. Nessuno sottovaluta anche il clima che spesso si determina nel periodo estivo quando fenomeni vari si manifestano fino a tarda notte, come anche altri colleghi consiglieri hanno già denunciato. Ma se la sicurezza nei nostri quartieri , nelle frazioni e nelle nostre campagne è cosa complessa che non può, ovviamente dipendere esclusivamente da un solo soggetto, è anche innegabile che essa va affrontata non solo sul piano delle buone intenzioni o delle dichiarazioni.

Le recenti manifestazioni esterne di rappresentanti delle associazioni delle forze dell’ordine in tutta Italia hanno evidenziato problemi connessi alla mancata disponibilità di sufficienti risorse,uomini, mezzi atti a garantire con successo il controllo del territorio e la sicurezza dei cittadini. A loro sostegno il Consiglio comunale ha anche approvato all’unanimità recentemente un ODG.

 

In un quadro complesso e difficile, nonostante la lodevole azione svolta dalle forze dell’ordine che operano nella nostra provincia e nella città, appare necessario non trascurare alcuna azione ed iniziativa comunale integrata.

Siamo convinti che occorrano più alti livelli di collaborazione dei cittadini e delle associazioni imprenditoriali tutte, ma anche un ruolo più incisivo dell’ente locale, per quello che rientra nelle sue competenze, anche attraverso una attiva politica dell’accoglienza ed una più incisiva presenza di servizi nei quartieri (siano essi periferici o non) che evidenziano maggiori situazioni di disagio. Una più articolata e consistente presenza di vigili di quartiere stabilmente assegnati ad essi ne sarebbe un esempio, come spesso è stato richiesto in Consiglio comunale.

Il Protocollo d’intesa tra la Prefettura e il Comune di Ragusa sottoscritto il 21 aprile 2010, alla vigilia delle amministrative in città, lasciava ben sperare, ma oggi non riusciamo ancora a riscontrare gli effetti di quell’atto e per tali motivi, relativamente agli impegni che competono al Comune, le chiedo:

1.      Se sia stato utilizzato il “Fondo speciale” di 51.000 euro messo a disposizione con il bilancio comunale;

2.      se siano stati finanziati ed attuati progetti specifici;

3.      se sia stata proposta al Ministero dell’Interno l’istituzione di un Posto Integrato di Polizia con sede nel Centro storico della città, il locali comunali;

4.      se sia stato potenziato e dove il sistema di videosorveglianza previsto al punto 8 del Protocollo;

5.      se sia stato monitorato, attraverso il Gruppo di lavoro, il fenomeno dell’usura;

6.      se siano stati assolti gli impegni assunti dal Comune con l’art.15 del P.I.;

7.      se sia stata effettuata,e con quali esiti,una verifica dello stato di attuazione del Patto e quali siano gli eventuali progetti elaborati dal Gruppo di lavoro previsto all’art.2;

8.      se sia ancora intento dell’Amministrazione dare seguito agli impegni assunti e come gli stessi si conciliano con l’azzeramento dei fondi nell’ultimo bilancio approvato dalla maggioranza;

9.     quali siano, in concreto, le azioni effettivamente intraprese e quelle da intraprendere per accrescere la sicurezza dei cittadini nei quartieri e quale supporto venga dato dal Comune alle Forze dell’ordine.

Infine, poiché a nessuno sfugge che lo stretto rapporto tra sviluppo economico, sicurezza, legalità determina effetti virtuosi se esiste, mentre mina alle radici il futuro delle stesse imprese e dei giovani se esso viene meno o se viene indebolito, si comprenderà che le nostre sollecitazioni hanno un significato propositivo.

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