INSORGONO I CONSIGLIERI PD PIERENZO MURAGLIE E GIUSEPPE ROCCUZZO

Il Consiglio comunale continua a non avviare il dibattito sul Piano regolatore generale per la volontà dilatoria della maggioranza. Lo denunciano i consiglieri del Partito Democratico Pierenzo Muraglie e Giuseppe Roccuzzo dopo l’andata a vuoto della seconda seduta dedicata all’argomento per l’assenza del progettista del PRG, il Professor Giuseppe Gangemi, sulla cui relazione si fondava la riunione consiliare. I due esponenti democratici denunciano anche la mancanza del dovuto rispetto per il massimo consesso cittadino che è stato tenuto all’oscuro di una lettera con la quale il professor Gangemi comunicava la sua indisponibilità a partecipare alla seduta consiliare del 17 febbraio e coglieva l’occasione per sollecitare all’Amministrazione comunale la liquidazione della sua parcella.

“E’ estremamente grave – affermano Muraglie e Roccuzzo – che il Consiglio subisca in un solo colpo un doppio affronto: da parte del professor Gangemi per il fatto che una seduta calendarizzata e concordata proprio per l’audizione del progettista salti per l’assenza di quest’ultimo, dopo che la maggioranza si era presa la responsabilità di rinviare di un mese il Consiglio per l’inizio della trattazione del Piano regolatore. Come se questo non bastasse – proseguono Muraglie e Roccuzzo – al Consiglio vengono notificati tardivamente atti importanti attinenti la seduta consiliare, come la lettera del progettista, pervenuta al Comune l’8 febbraio e notificata durante i lavori d’aula, dopo ben nove giorni. Tra l’altro ci è toccato pure leggere dal professor Gangemi una serie di proposte di date alternative per il Consiglio comunale: ci manca solo – affermano i consiglieri PD – che sia proprio il professor Gangemi a diramare gli inviti con l’ordine del giorno del Consiglio, dietro ovviamente liquidazione di lauta parcella.

Dobbiamo ribadire il nostro timore che, dietro questo atteggiamento poco responsabile della maggioranza, si nasconda il mai accantonato proposito di consegnare l’adozione del Piano ad un Commissario inviato dalla Regione dopo l’inerzia del Consiglio comunale. La città deve sapere – concludono i due consiglieri di opposizione – che vigiliamo costantemente sulla trasparenza e sul rispetto del Consiglio, quale organo che rappresenta l’intera città e che costantemente viene oltraggiato da una maggioranza da sempre indifferente verso i problemi concreti dei cittadini”.

 

 

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