È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
INIZIATA LA DIFFICILE BATTAGLIA PER IL NO ALLA MEGADISCARICA
24 Ago 2010 22:16
Conferenza stampa indetta dall’on.le Orazio Ragusa per la battaglia contro la megadiscarica di località Truncafila di Scicli. Oltre ai giornalisti hanno partecipato all’iniziativa anche i rappresentanti di: Federazione della Sinistra – Scicli, Italia dei Valori – Scicli, Sinistra e libertà – Scicli, Pdl Sicilia – Scicli, Progetto Scicli, Coldiretti – Scicli, Acli – Scicli, Patto per Scicli, Pd – Scicli, Scicli e Tu, Primo Maggio, Cisl – Scicli, Upla Claai – Scicli, Ass. Vivere, Cna – Scicli, Ass. Soggiornare Scicli, Cgil Scicli,Confcommercio Scicli. I lavori sono stati introdotti dall’on.le Ragusa che ha fatto una breve cronistoria sulla gestione dei rifiuti in Provincia di Ragusa gestita secondo la logica dell’emergenza. Le azioni intraprese negli ultimi anni sono state purtroppo fallimentari e poco lungimiranti. Il risultato è che ancora oggi, invece di pensare ad attivare un serio servizio di raccolta differenziata, si pensa di “aprire” nuove discariche come quella di Truncafila nel territorio di Scicli. Quali grandi opportunità sta perdendo questa Provincia? I rifiuti da problema possono sicuramente diventare, con una buona gestione, una reale opportunità di sviluppo. Ci si è mai chiesto quanti posti di lavoro potrebbero essere realizzati dalla raccolta differenziata, considerata da molti l’arma più efficace per trasformare i rifiuti in una risorsa e per spostare la spesa dallo smaltimento in discarica all’investimento in nuovi posti di lavoro. La nostra Provincia deve purtroppo registrare ancora interventi che si sono limitati a vero e proprio spreco di risorse destinate a “campagne” promozionali, costate anche 600.000,00 euro che poco hanno prodotto. No a Truncafila …Sarà una Megadiscarica di oltre tre/quattro milioni di mc di capacità: la più grande della Sicilia (più di venti volte la discarica di San Biagio). A Scicli potrebbero arrivare i rifiuti di mezza Sicilia come sta succedendo con le altre megadiscariche della Sicilia: Mazzarà di S. Andrea o Motta S.Anastasia). Scicli sarà sinonimo di discarica (come Bellolampo,) Scicli “bene dell’umanità” Unesco dovrà penalizzare il suo sviluppo economico e sociale legato al Barocco, al mare ed all’agricoltura di qualità; La cava di Truncafila è dentro l’area DOP olio dei monti iblei, in mezzo a centinaia di ettari coltivati ad uliveti nonché attive aziende agricole; È vicina all’area archeologica di S.Biagio/Truncafila; A meno di 500 mt sono presenti numerose abitazioni rurali e residenziali.- Il sito si trova a meno di 3 km dalla città di Scicli (in contrasto con quanto prevede la L.R. n. 9 /2010 che prevede che le discariche siano realizzate ad almeno 5 km dai centri urbani) ed in posizione di sopravento rispetto alla città; Anomalie: I privati hanno gestito la cava per decenni, con l’estrazione dell’argilla senza “compensare” adeguatamente l’Ente Pubblico; C’è il sospetto che su questo sito interessi privati possano prevalere su quelli pubblici. Perché l’intera provincia di Ragusa e l’intero distretto del Sud-est deve dire no alla discarica di Truncafila: Scicli pattumiera della Sicilia, significa Ragusa Pattumiera della Sicilia; Scicli pattumiera della Sicilia, significa inficiare tutto il distretto del Sud-est e del barocco ragusano; Scicli pattumiera della Sicilia significa avere nelle strade della provincia centinaia e centinaia di camion di rifiuti provenienti da tutta la Sicilia; Perché i commissari liquidatori di ATO Ragusa hanno ipotizzato la realizzazione di una discarica nel sito di Truncafila? Perché si parla di Truncafila, pur essendo consapevoli che la città di Scicli è contraria, e non si approfondisce invece la possibile individuazione del sito di Ispica che, invece, non trova l’opposizione della stessa città? Una discarica che ha una capienza di 40 anni (come dichiarato da alcuni organi di stampa) come si concilia con l’indirizzo della Ordinanza del Presidente del Consiglio del Ministri del luglio scorso sull’emergenza rifiuti in Sicilia che parla solo di discariche per “fronteggiare l’emergenza”, e che lo stato di emergenza è stato dichiarato solo fino al 31.12.2012? I commissari liquidatori di ATO Ragusa per indicare alla Regione Siciliana il sito di Truncafila hanno utilizzato uno “studio” della Provincia Regionale di Ragusa: che ufficialità ha questo studio, da chi è stato redatto, quali esperti, nominati da chi, istruito, controllato e approvato da quali organi? Conclusioni: No alla Megadiscarica di Truncafila significa difendere il nostro territorio da un’ulteriore aggressione ambientale; No alla Megadiscarica di Truncafila significa difendere il modello di sviluppo economico e sociale che vogliamo per il futuro dei nostri figli, fatto di valorizzazione delle nostre bellezze architettoniche e monumentali, delle nostre bellezze naturali, di agricoltura di qualità; Ai nostri figli non vogliamo lasciare il marchio indelebile. Attiveremo qualunque azione, anche clamorosa, per scongiurare questa disgrazia per il nostro territorio, per attirare l’attenzione degli organi competenti su questa importantissima problematica che la popolazione iblea in generale, e sciclitana in particolare, si troverà ad affrontare. Auspichiamo che il Prefetto di Ragusa, sia nella qualità di responsabile dell’ordine pubblico in provincia, ma anche nelle nuove vesti di soggetto investito di competenze in materia di discariche dall’Ordinanza del Presidente del Consiglio del Ministri del 9 luglio 2010 n. 3887 sull’emergenza rifiuti in Sicilia, attenzioni le problematiche su esposte.
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