Individuato tunisino protagonista di una violenta rapina a Vittoria. Per lui è scattato l’obbligo di dimora

Vittoria (RG) – Lo scorso sabato, 30 marzo 2019, i poliziotti del Commissariato di P.S. di Vittoria, hanno eseguito una misura cautelare dell’obbligo di dimora, emessa dal Tribunale di Ragusa – Ufficio del Giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura della Repubblica di Ragusa, nei confronti di A.W., ventottenne di nazionalità tunisina, ritenuto responsabile tra l’altro di una violenta rapina consumata nel centro abitato di Vittoria nella notte del 2 gennaio 2019.

La misura è scaturita a seguito di un’attività di indagine diretta dal sostituto procuratore dottor Santo Fornasier. In particolare, il 2 gennaio scorso veniva richiesto l’intervento di una pattuglia della Polizia di Stato presso piazza Del Popolo a Vittoria ove era stata segnalata una rapina consumata poco prima ai danni di un forestiero, giunto nella città ipparina per trascorrervi qualche ora.

Questi riferiva di esser stato aggredito e rapinato del proprio telefono cellulare da parte di uno straniero di nazionalità tunisina; e segnatamente, dopo aver avuto un primo contatto con quest’ultimo, con una scusa veniva condotto in una via poco illuminata poco distante della piazza. Qui, dopo una colluttazione ingaggiata con la vittima, il tunisino riusciva a depredarla.

Non pago il reo, riuscito a sottrarre anche le chiavi dell’auto dell’aggredito, raggiungeva il veicolo di quest’ultimo e, dopo averlo aperto, asportava degli effetti personali del malcapitato per poi dileguarsi definitivamente. La vittima, dopo aver reso le prime informazioni, veniva trasportata presso il pronto soccorso dell’Ospedale Guzzardi di Vittoria, dove gli venivano diagnosticate delle ferite al volto ed alle mani giudicate guaribili in sette giorni s.c.

L’attività di indagine, immediatamente avviata, consentiva la raccolta di primi utili elementi che venivano tempestivamente rassegnati all’Autorità giudiziaria. Le successive ed ulteriori attività investigative, coordinate dal P.M. titolare, consentivano di addivenire alla compiuta identificazione dell’indagato a carico del quale, su richiesta dell’autorità giudiziaria inquirente, il Giudice per le indagini preliminari emetteva l’idonea misura cautelare coercitiva.

Lo straniero adesso, sottoposto alla citata misura, dovrà rispondere dei reati di rapina aggravata, lesioni aggravate e furto aggravato.

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