È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
INCONTRO CON LA SCRITTRICE CHIARA GAMBERALE
26 Mag 2012 11:02
Immediata, pregnante e dalla forte carica empatica, Chiara Gamberale, si è presentata ieri al pubblico ragusano, all’interno della rassegna culturale “A tutto Volume” , con la semplicità della ragazza della porta accanto, con tutta l’intenzione di raccontarsi come scrittrice e donna.
Si professa una curiosa della vita e un’appassionata del viaggio antropologico in tutte le sue sfaccettature, che attraverso i personaggi dei suoi libri conduce in punta di piedi, ma con grande acutezza.
“ Non troverete mai nei miei racconti, il giudizio- afferma la scrittrice- a me interessa molto come le persone vivono le proprie contraddizioni”.
Esordisce giovanissima, nel 1999, con “Una vita sottile”, conduce programmi radiofonici e televisivi; la sua produzione letteraria continua con “Le luci delle case degli altri” edito da Mondatori. Oggi la ascoltiamo ogni mattina su Radio 2, con la trasmissione Io, Chiara e lo scuro.
La conversazione con il suo intervistatore è piacevole e variegata; si parla d’amore, di paura d’amare, di abbandono e di protagonisti di storie che si ritrovano dopo molti anni.
“ I sogni sono quelli che mi fanno alzare ogni mattina. Questa è la mia filosofia di vita. Credo ancora molto nell’amore, sono una romantica. E Amanda, la protagonista di “L’amore quando c’era”, sente di dovere recuperare un amore passato con Tommaso, chiuso molti anni prima, senza una parola”.
E’ una storia in cui molti di noi possono rispecchiarsi e, perché no, trovare anche delle risposte.
E’ possibile ricucire un passato che è rimasto vivo dentro di noi, come sensazione impalpabile ma irrimediabilmente presente? Ai lettori, “l’ardua sentenza”.
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