Incentivi per auto elettriche, diversi ragusani rimasti a bocca asciutta

In Italia è scoppiata la voglia di auto elettrica. L’altro ieri, nella giornata di apertura della piattaforma per accedere all’Ecobonus 2024 i fondi destinati alle auto della fascia 0-20 g/km di CO2 – ossia in pratica i veicoli a trazione esclusivamente elettrica – sono stati esauriti in sole 9 ore. Molto più a rilento, invece, le prenotazioni delle auto ibride plug-in (21-60 grammi al km di CO2) e delle ibride (61-135 grammi al km di CO2).
“Nessuna anomalia” assicurano dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, che sgombera il campo dai dubbi sollevati dal mondo dell’automotive italiano. Il 62% delle prenotazioni, spiega il ministero, è stato effettuato da persone fisiche tramite concessionario auto, il 38% da persone giuridiche, tra cui le società di noleggio a lungo termine. I casi potenzialmente anomali si attestano intorno al 5%, sui quali il Mimit, conclusi i controlli, procederà ove opportuno con le dovute procedure di contestazione. Il ministero parla di “valori pienamente in linea con le dinamiche del mercato” e ricorda che è elevata la percentuale di veicoli che saranno rottamati pari a circa il 40%. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti intanto non esclude che altri soldi possano arrivare. “Ma – fa notare – bisogna sempre scegliere dove mettere i soldi”. “I soldi non sono infiniti e quindi dobbiamo essere in qualche modo molto selettivo”, osserva.
Proprio l’entità dei fondi stanziati per l’Ecobonus è un altro fronte aperto. Secondo l’Unrae, infatti, “non sono stati resi disponibili tutti i fondi previsti per le autovetture: mancano ben 178,3 milioni” e per questo servirà un nuovo Decreto della presidenza del consiglio che stanzi le altre risorse. Per il Mimit, invece, quasi 300 milioni sono stati già utilizzati con le prenotazioni effettuate nei primi mesi del 2024 e, per questo, la disponibilità per i nuovi Ecobonus è scesa a 710 milioni di euro.

Nel ragusano

Conti teorici alla mano, sono stati veramente pochi i ragusani che sono riusciti a prenotare la nuova auto elettrica al 100%, rottamando l’ormai superato modello in possesso. Ieri le concessionarie della zona hanno ricevuto numerose telefonate con la richiesta di informazioni da parte di automobilisti che non hanno avuto accesso alla piattaforma gestita da Invitalia, nella speranza di potere prenotare quelle dei rivenditori. I numeri però sembrano esigui.
D’altronde, nessuno attendeva una simile risposta. In tutto il Paese, il mercato delle auto elettriche finora ha stentato a decollare. Nel 2023, su quasi 41 milioni di veicoli circolanti, soltanto 219mila erano elettriche. Secondo le ultime rilevazioni dell’Aci, la stragrande maggioranza delle immatricolazioni è di auto a motore termico o ibrido. Tra gennaio e aprile di quest’anno, nel ragusano sono state iscritte al Pra 1.651 auto nuove di fabbrica (al lordo di Km0), pari all’8% circa di tutta l’Isola, mentre i passaggi di proprietà (al netto di vendite a concessionari e rivenditori e al lordo di Km0) sono stati 6.089. Radiati 1.935 veicoli. Nel periodo menzionato, la quota di elettrico e di ibrido nel ragusano è valsa circa il 5% dei nuovi acquisti: meno di 100 auto, che al netto di incentivi costano ancora tanto.
In provincia di Ragusa sono appena 107, secondo recenti dati, i punti di ricarica di auto “verdi”, 64 dei quali nel territorio del capoluogo, mentre Pozzallo, Giarratana e Monterosso sono ancora ferme allo zero.
Ci sarebbero gli incentivi per fare decollare l’acquisto di elettrico. Sempre che vi riusciate.

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