INCENTIVANO A MULTARE I RAGUSANI CON OBBLIGO DI RESIDENZA

Bandire un concorso per vigili urbani stagionali da impiegare per tre mesi in estate potrebbe essere una buona proposta per creare occupazione, ma la scelta di Dipasquale e della sua maggioranza ci lascia basiti. A ridosso delle elezioni amministrative, appare strano bandire un concorso per 30 vigili urbani con l’obbligo del requisito della residenza in città.

A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca: non vorremmo che la residenza serve come requisito forse perché alle amministrative di Ragusa votano solo i residenti? Ma che bravo, il Sindaco! Riesce a pensare ad assumere i 30 vigili con cinque mesi di anticipo, mostrando capacità di pianificazione che in questi cinque anni non ha mai dimostrato. Dobbiamo spiegare ai ragusani che gli stipendi dei 30 vigili urbani stagionali saranno pagati con i proventi contravvenzionali dei cittadini ragusani, come prevede la legge, ed è per questo che temiamo una sorta di corsa alla multa per poter coprire cifre che di certo sono importanti.

Pensate che l’ultima amministrazione di centrosinistra ha lasciato gli introiti dei proventi contravvenzionali a circa euro seicentomila, mentre con Dipasquale e Tasca l’entrata in bilancio è raddoppiata, e oggi si parla – almeno per il 2010 – di circa euro un milione e duecentomila. A questo aggiungiamo: è legittimo bandire un concorso che prevede una spesa così esosa senza aver ancora approvato il bilancio di previsione?

È sicuro Dipasquale che il comune introiterà le cifre per pagare gli stipendi ai 30 vigili urbani, considerato che dovranno essere pagati con contravvenzioni non ancora emesse? È sicuro che il prossimo consiglio comunale o l’attuale approverà il capitolo sulle contravvenzioni accettando questa ulteriore possibile vessazione economica a danno dei contribuenti locali? Attento, Sindaco Dipasquale, perché le elezioni amministrative non le hai ancora vinte e da fine giugno al posto tuo potrebbe esserci un altro primo cittadino che di sicuro avrà più attenzione nel prevedere cifre simili sul capitolo delle multe.

 

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