Incendio di un auto a gpl a Ibla, scarcerato uno degli imputati ma non potrà dimorare a Ragusa

Torna libero il 29enne ragusano S.S. finito ai domiciliari lo scorso anno perché ritenuto indiziato di aver fatto parte di un gruppo che il 17 luglio del 2023 diede fuoco ad una autovettura a Ibla. Torna libero ma non può stare a Ragusa. Così ha deciso il giudice ritenendo che non vi fossero più le esigenze cautelari. Tre persone finirono ai domiciliari; furono le immagini acquisite dai carabinieri del Norm e dai militari dell’Arma della Stazione di Ragusa Ibla a permetterne l’individuazione. Erano stati tutti rinviati a giudizio. Due persone C.F. di 29 anni e M.F. di 24, difese dall’avvocato Francesco Salsetta, entrambe di Gela sono già state condannate con rito abbreviato a 2 anni e 8 mesi. Il terzo invece, S.S. 29 anni ragusano, difeso dall’avvocato Enrico Platania, aveva scelto il rito ordinario che è tuttora in corso, con prossima udienza fissata in autunno. Nell’attesa del giudizio il difensore dell’uomo ha presentato richiesta di scarcerazione dai domiciliari che il giudice monocratico presso il Tribunale di Ragusa ha accolto prescrivendo però che l’uomo non possa dimorare a Ragusa. La ricostruzione dei fatti che ha portato alla condanna dei primi due imputati, sosteneva che econdo la tesi dell’accusa che ha portato i tre in concorso avrebbero dato alle fiamme una autovettura – con impianto gpl – in via Ugolino a Ragusa Ibla, incendio che ha poi danneggiato anche un alloggio Iacp distruggendo, infissi, portone e grondaia e aveva fatto esplodere i vetri di alcune finestre. Le due parti civili sono la proprietaria dell’auto e l’assegnataria dell’alloggio, che sono rappresentate dall’avvocato Giovanni Mangione.

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