Incendiarono un’auto alimentata a gpl a Ibla: poteva finire in tragedia. Due le condanne

Le immagini acquisite dai carabinieri del Norm e dai militari dell’Arma della Stazione di Ragusa Ibla assieme ad altre risultanze di indagine, avevano permesso di identificare gli autori dell’incendio di una autovettura che poteva avere risultanze ben peggiori. Era accaduto nel cuore della notte del 17 luglio dello scorso anno a Ibla. Per quanto avvenuto, erano finiti ai domiciliari tre soggetti. Rispondevano di incendio doloso in concorso ed erano stati rinviati a giudizio con decreto di giudizio immediato richiesto dalla Procura, il 3 novembre del 2023. In due sono stati condannati stamani con rito abbreviato a 2 anni e 8 mesi, tanto quanto richiesto dalla pubblica accusa.

Si tratta del 28enne C.F. e del 23enne M.F. entrambi residenti a Gela e difesi dall’avvocato Francesco Salsetta. Un terzo soggetto, S.S. anch’egli 28enne ma ragusano, difeso dall’avvocato Enrico Platania, rispondeva dello stesso delitto ma ha scelto il rito ordinario e il processo è già iniziato davanti al giudice monocratico del Tribunale di Ragusa.

L’accusa

Secondo la tesi dell’accusa che ha portato alla condanna in primo grado di due imputati, i tre in concorso avrebbero dato alle fiamme una autovettura – con impianto gpl – in via Ugolino a Ragusa Ibla, incendio che ha poi danneggiato anche un alloggio Iacp distruggendo, infissi, portone e grondaia e facendo esplodere i vetri di alcune finestre. Sono due le parti offese, la proprietaria dell’auto e l’assegnataria dell’alloggio, che attraverso l’avvocato Giovanni Mangione si sono costituite parte civile. A loro, i due condannati originari di Gela dovranno corrispondere una provvisionale di 5.000 euro ciascuna in attesa del risarcimento danni da quantificarsi in sede civile.

Foto: repertorio

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