Incendi appiccati: piromane beccato! VIDEO

Una serie di incendi senza precedenti ha colpito la Sicilia nelle ultime settimane, provocando danni ingenti stimati a 260 milioni di euro e una vasta estensione di 10 mila ettari di territorio distrutto dalle fiamme. Questa emergenza ha suscitato la preoccupazione di molte autorità e istituzioni, con i Carabinieri al lavoro per individuare e fermare i piromani responsabili di questi devastanti roghi.

Una task force di Carabinieri al lavoro

Il comandante del Centro anti-crimine Natura di Palermo, il tenente colonnello Andrea Li Volsi, ha guidato una task force di Carabinieri, giunta a Palermo per indagare sugli incendi e studiarne le cause. Cinque militari specializzati nella lettura delle aree colpite dal fuoco sono stati inviati sul posto per interpretare i segnali lasciati dalle fiamme. Questi segnali, secondo il comandante Li Volsi, possono rivelare il punto di origine dell’incendio e le cause scatenanti, fornendo così preziose informazioni per le indagini.

L’appello dei vescovi siciliani

La gravità della situazione ha spinto i vescovi siciliani a lanciare un appello alle istituzioni. Nelle loro dichiarazioni, hanno evidenziato che la Sicilia sta bruciando a causa di fiamme devastanti che hanno colpito boschi, campagne, strade, autostrade, case, aeroporti, parchi archeologici, discariche, chiese e conventi. Persino le spoglie dei santi sono state danneggiate dal fuoco. Questi incendi hanno causato la morte di tre anziani e gravi lesioni a coloro che si sono impegnati come addetti e volontari nel fornire soccorso.

Gli appelli dei vescovi si sono estesi anche alle istituzioni governative, invitandole a non lasciare la situazione irrisolta. Hanno sottolineato l’importanza di agire preventivamente ed educativamente per evitare futuri incendi di questa portata. È emersa la necessità di analizzare quanto è stato fatto in termini di prevenzione e cambiamenti strutturali negli anni precedenti, soprattutto considerando gli incendi devastanti che avevano già colpito l’isola solo due anni fa.

Un disastro annunciato

Quest’ultimo incendio di vasta portata sembra essere stato, purtroppo, quasi “atteso”, considerando le condizioni ambientali e le condizioni climatiche della regione. Tuttavia, l’urgenza di affrontare il problema con misure preventive, strutturali e repressive non può essere ignorata. È necessario assumersi la responsabilità e agire tempestivamente per evitare ulteriori perdite di vite umane, danni materiali e danni irreparabili all’ecosistema della Sicilia. Ed intanto le forze dell’ordine hanno beccato un piromane intento ad appiccare il fuoco in Calabria. Il drone l’ha ripreso e lui ha cercato di danneggiare l’apparecchio lanciando contro dei sassi.

video da youtube corsera

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