INCARDONA:“ESTENDERE IL FONDO ETICO ANCHE ALLE IMPRESE ARTIGIANE”

Il parlamentare di Grande Sud, Carmelo Incardona, ha presentato all’Assemblea Regionale Siciliana un disegno di legge che prevede l’estensione del Fondo Etico per il microcredito alle famiglie, istituito dalla Regione siciliana l’anno scorso, a beneficio di quelle aziende a conduzione familiare operanti nel settore dell’artigianato, dell’agricoltura, della pesca, del commercio e dei servizi. Dice il deputato: “la ratio giuridica di questo intervento parte dalla considerazione che forme di microcredito vanno estese anche al soggetto famiglia-azienda; migliaia di piccole e medie imprese in Sicilia sono a conduzione familiare, gestiscono attività economiche che rappresentano il tessuto primario e più antico della nostra economia e in questa dimensione sociale vanno aiutate e sostenute per evitare la disgregazione di tante piccole comunità che fondano la loro sussistenza sull’attività imprenditoriale di queste famiglie”.

 

“Se da un lato – prosegue Incardona – si facilita l’accesso al credito attraverso queste forme per stimolare i consumi familiari, dall’altro lato appare necessario oltre che opportuno che similare sostegno si possa estendere a quelle famiglie che conducono delle attività di natura economica. Questo vuol dire sostenere le imprese in crisi, evitarne il fallimento, agevolare la graduale ripresa economica di queste aziende”. L’esponente di Grande Sud, nel presentare il disegno di legge, oltre a raccogliere il suggerimento che da più parti è stato lanciato, ovvero di un intervento legislativo, è partito da considerazioni strettamente pratiche. “A fronte di uno stato di emergenza, come lo stato di crisi denunciato dall’imprenditore che ha scritto al presidente della CRIAS ed a quello della Regione Siciliana, che è identico a quello di centinaia di migliaia di piccole aziende siciliane, come ampiamente ed in vario modo attestato – sottolinea – l’intervento più logico da fare, in termini di tempistica e di risorse disponibili, è quello di estendere questa misura che è già stata avviata dalla Regione e soprattutto che ha una dotazione finanziaria  in grado di soddisfare richieste di piccoli importi come nel caso dell’artigiano vittoriese”.

 

Il meccanismo di legge prevede che a rimborsare i contributi in conto interesse sia l’Unicredit Banca, cioè l’istituto di credito che ha ottenuto l’aggiudicazione del servizio per l’erogazione del microcredito alle famiglie dalla Regione Siciliana.

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