INCARDONA: CENTINAIA DI FAMIGLIE ATTENDONO I FONDI, RICONOSCIUTI DALLA LEGGE, PER L’ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE DOMESTICHE”

“Il governo regionale – ha dichiarato il deputato di Grande Sud Carmelo Incardona – continua nella sua politica di sprechi, stabilizzazione clientelari di dirigenti e occupazione di posti di potere calpestando i bisogni essenziali delle famiglie siciliane, preferendo il tornaconto elettorale ai servizi verso i cittadini”.

 

L’onorevole Carmelo Incardona interviene sulla delicata questione degli aiuti ai disabili siciliani, i quali non fruiscono a partire dal 2009 degli aiuti previsti dalla legge in materia di abbattimento delle barriere architettoniche domestiche.

 

La legge numero 13 del 1989 aveva stabilito a carico della Regione un intervento per il superamento e l’abbattimento delle barriere architettoniche domestiche, mentre i Comuni avrebbero dovuto raccogliere le varie richieste, al fine di stilare una successiva graduatoria.

 

Per mancanza di fondi, però, vi sono tre graduatorie bloccate. Il deputato regionale di Grande Sud ha presentato un’interrogazione diretta all’assessorato alla Famiglia e alle Politiche Sociali per chiedere il ripristino delle erogazioni previste e il pagamento a scorrimento per chi è già entrato in graduatoria.

 

“Si tratta di aiuti indispensabili – ha spiegato l’onorevole Carmelo Incardona – per chi ha dovuto sostenere delle spese ingenti per adattare l’abitazione in base alla propria inabilità e si aspettava l’indennizzo previsto dalla legge. Elevatori, ascensori, costruzione di nuovi ingressi sono i mezzi necessari per rendere più confortevole la vita di un disabile e la Regione ha il preciso dovere di dare risposte concrete alle oltre mille richieste giacenti”.

 

Le istanze che vengono accolte riguardano disabili la cui deambulazione autonoma è compromessa e che hanno bisogno di interventi o a livello condominale o all’interno dell’abitazione per realizzare ascensori, scivoli o altri dispositivi, come il montacarichi per la sedia a rotelle.

In particolare le richieste sono distribuite tra le varie province siciliane: ad Agrigento sono 80, a Caltanissetta 63, a Catania 189, a Enna 40, a Messina 167, a Palermo 231, a Ragusa 108, a Siracusa 121 e a Trapani 55.

 

 

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