In ricordo di Piero Iemmolo, l’uomo che credeva possibile anche l’impossibile. Migranti: accoglienza ed integrazione

Nella terra antesignana del fenomeno sbarchi, quale la terra iblea, alle prese già 30 anni fa con gli arrivi clandestini sulla costa, domani sera a Modica si parlerà di migranti. Sul sagrato della chiesa del Soccorso, alle 19.30, è atteso Mons. Corrado Lorefice, arcivescovo metropolita di Palermo. Con lui Luca Casarini, capomissione di Mediterranea e Luca Rondi giornalista del mensile Altraeconomia ed autore del libro dal titolo Respinti. “Fratelli oltre ogni confine. La questione dei migranti oggi” è il tema della serata durante la quale i relatori si confronteranno anche con il pubblico in un incontro organizzato dall’Associazione nata per non dimenticare Piero Iemmolo, medico morto nel 2019 a seguito di un incidente stradale accaduto in contrada Quartarella.

Il fenomeno migrazione: fra arrivi nelle frontiere dei Balcani ed in quelle del Mediterraneo, accoglienza ed integrazione.

Argomenti dal forte risvolto umano e sociale. Gli arrivi dopo traversate disastrose che coinvolgono uomini, donne e bambini alcuni dei quali non accompagnati dai genitori; l’accoglienza fra i limiti gestionali dei centri dedicati che, nelle zone più calde, sono più “carnai” che luoghi di ristoro; l’integrazione come sistema difficile da gestire per l’impossibilità di coprire i bisogni e le aspirazione di quanti, disperati, arrivano in Europa. Chi opera in questo settore e comunque nel campo dell’assistenza e della solidarietà sa bene che ai migranti basta dare poco per sentirsi accolto. Ma questo “poco” chi glielo deve dare? Interrogativo d’obbligo. Glielo deve offrire chi lucra nel sistema ancora non ben strutturato? Ovvero chi opera nella cruda indifferenza come se avesse a che fare con cose e non con persone? Ovvero, ancora, chi regala il proprio tempo ed il proprio amore per il fratello, di qualunque etnia esso sia?

E domani sera, nel ricordo di Piero Iemmolo, sportivo e medico per missione, l’altro diventerà il noi.

Perchè solo così il fenomeno potrà essere visto ed affrontato nel segno dell’amore e della solidarietà. Quei valori cui Piero Iemmolo credeva e che lo stesso “calava” nella vita quotidiana. A rileggere la storia del fenomeno migratorio di questi tempi un parterre d’eccezione. Possibile grazie all’AssoIemmolo con la collaborazione della Casa don Puglisi, della Caritas Diocesana di Noto, di Modicaltra, di SiMaMa, di Libera Modica e di WeCare.

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