IN FORTE CRESCITA IL FENOMENO DELL’ABUSIVISMO NELLA FILIERA DELL’AUTORIPARAZIONE

Anche nell’area iblea è in forte aumento il fenomeno dell’abusivismo nella filiera dell’autoriparazione. Le difficoltà economiche create dalla crisi hanno costretto molte imprese del settore a cessare l’attività ma pare che una buona parte di esse stia continuando ad operare in nero. La denuncia arriva dal presidente provinciale dell’Unione Cna Servizi alla comunità, Vincenzo Canzonieri, con il responsabile Giorgio Stracquadanio. “Una concorrenza sleale – dice Canzonieri – che non può più essere sopportata da chi – tra mille difficoltà – continua a rispettare le regole, a pagare le tasse e operare nella legalità e nella trasparenza. Nel settore sta passando un concetto tanto subdolo quanto pericoloso: è da stupidi rispettare le regole. I dati sono chiari. Secondo l’Aci, circa il 43% delle autovetture circolanti in provincia di Ragusa ha più di 13 anni, stiamo parlando quindi di autovetture vecchie che ciclicamente hanno bisogno di manutenzione. Chi commercializza pezzi di ricambio auto, pur avvertendo qualche difficoltà (in questo caso si registra la forte concorrenza con i centri di rottamazione), riesce comunque a stare sul mercato e a vendere pezzi di sostituzione. Quindi le riparazioni ci sono ma molte di queste non vengono effettuate nelle attività che operano in regola. Tutto questo oltre ad essere un danno alle imprese vere è un danno anche per le casse dello Stato. Il fenomeno sta raggiungendo dimensioni insopportabili e sta colpendo con forza il settore. Non si può più essere tolleranti. Per questo chiediamo agli organi preposti di intervenire, ma non per controllare le attività in regola, bensì per individuare e colpire chi opera nell’illegalità”. La Cna, nei prossimi giorni, si farà promotrice di alcune iniziative affinché il problema assuma il rilievo dovuto.

 

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