IN CAMMINO IN RICORDO DI PAOLO BORSELLINO E DI TUTTE LE VITTIME DI MAFIA

20 Lug 2015 11:31

I ragusani non hanno dimenticato! Questo è quello che è avvenuto ieri sera a Marina di Ragusa,  nel giorno del 23esimo anniversario della morte del giudice Paolo Borsellino per mano della Mafia. Il Comune di Ragusa insieme alle associazioni giovanili di YouPolis, Libera, Generazione Zero, Orizzonte e il Gruppo Pastorale Giovanile di Ragusa hanno voluto commemorare quel 19 Luglio  di ventitre anni fa con un corteo che da piazza Duca degli Abruzzi ha percorso parte del lungomare A.Doria per arrivare a Piazza Malta dove è stato organizzato un momento dedicato alle riflessioni e al confronto. Sono intervenuti il coordinatore provinciale di Libera Giorgio Abate, il presidente di Youpolis Sicilia Simone Di Grandi il quale ha tenuto un importante discorso facendoci riflettere  su come molto spesso negli ultimi anni la politica si stia comportando in maniera incoerente verso i cittadini e che molte volte ci troviamo ad abituarci a questa incoerenza accettando comportamenti che sono lontani da una società civile  e che invece giornate come queste ci debbano far  riflettere e capire ciò che sia giusto da perseguire. Dopodichè l’ intervento del sindaco di Ragusa Federico Piccitto, il quale ha tenuto fortemente a questa manifestazione sottolineando il fatto che bisogna farsi sentire sempre perché il silenzio è  una delle armi principali della mafia e per combatterla bisogna non dimenticare le vittime della mafia e continuare a lottare.  Di seguito Il rappresentante di Generazione Zero Simone Lo Presti , che dopo un breve discorso,  ha introdotto il procuratore dott. Petralia il quale ha raccontato la sua esperienza facendoci rivivere quei momenti tragici per la nostra Isola  ma anche la coraggiosa lotta alla Mafia da parte di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino esempio per noi tutti . La prof.ssa Petrolito, insegnante presso il Liceo Scientifico di Ragusa e figura guida per tutti i giovani ragusani nella lotta alla mafia, ha concluso con un suo discorso affinchè le scuole continuino ad educare nel segno della legalità senza mai dimenticare il sacrificio di tutte quelle vittime di mafia che si sono ribellate a quel sistema criminale che è stato presente per molti anni nella nostra terra.