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Imprenditori agricoli costetti ad andare a lavoro nel fango: nessuno ha ancora ripulito il Ficuzza. FOTO
01 Mar 2023 17:50
E’ notizia di pochi giorni fa: la Regione siciliana ha stanziato alcuni fondi per ripulire gli alvei dei fiumi siciliani che sono esondati a causa del ciclone mediterraneo di febbraio. Ma ad oggi, niente è stato fatto e ciò provoca problemi non indifferenti a chi ha le aziende agricole proprio in contrada Ficuzza, sulla Sp. 90, territorio di Acate.
IL CALVARIO DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI, COSTRETTI A LAVORARE NEL FANGO
Gli imprenditori agricoli sono costretti, ogni giorno, a raggiungere i loro appezzamenti di terreno armati di stivali. Poi, devono attraversare il fango e recarsi sul posto di lavoro su delle vere e proprie sabbie mobili, tra canneti e frasche, tutti residui portati dalla piena del torrente. In ogni caso, alcune colture non possono essere adeguatamente lavorate, per esempio gli agrumeti. Gli imprenditori chiedono interventi urgenti: questa situazione non è più sostenibile.
Tra l’altro, l’argine del Ficuzza è rotto dal 2019 e proprio come allora, nessuno ha provveduto a ripulire il torrente.
Una situazione non diversa riguarda la zona della SS.115 ricadente in territorio di Gela, sotto un ponte, di competenza Anas. Anche lì passa il Ficuzza e il Dirillo e gli argini sono ancora rotti.
I PROBLEMI DELLA NUOVA RIFORMA DELL’AUTORITA’ DI BACINO
Un problema annoso che riguarda anche la nuova riforma dell’autorità di bacino. Da quando i consorzi sono stati accorpati, le competenze sono proprio dell’Autorità di Bacino di Palermo che fin’ora non è intervenuta. La nostra area ricade sotto l’Autorità di Bacino Orientale. Prima, invece, era il Consorzio di Bonifica n.8 e, ci raccontano alcuni imprenditori agricoli, quantomeno ogni tanto si provvedeva a ripulire gli argini.
UNA BUONA NOTIZIA DALLA REGIONE
Sta di fatto che proprio oggi è arrivata una ulteriore comunicazione da parte della Regione, una buona notizia: sono stati disposti gli interventi promessi dal Piano Straordinario e uno di questi riguarda proprio il torrente Ficuzza, che ricade anche nel territorio del Nisseno. Gli altri interventi sono previsti nel Catanese e nel Siracusano.



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