“IMPEGNO CONCRETO DI IDV PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI NEL CENTRO STORICO”

“La modifica del regolamento per la concessione di contributi finalizzati al recupero dell’edilizia privata abitativa del centro storico, così come era stata presentata in commissione, non andava bene – spiega Salvatore Martorana, capogruppo consiliare di Italia dei Valori – poiché andava ad eliminare i presupposti e i punteggi legati alla residenza e privilegiava l’edilizia di pregio a svantaggio quindi della stragrande maggioranza degli immobili presenti in centro, gli unici che potrebbero essere oggetto di ristrutturazione da parte delle giovani famiglie che se incentivate potrebbero ripopolare il centro”.

Attraverso una conferenza stampa IdV ha voluto spiegare l’iter dell’approvazione del nuovo regolamento e il contributo che il partito ha dato nel migliorare un provvedimento che dovrebbe favorire la riqualificazione di una parte importante di Ragusa.

“Molti aspetti non ci convincevano – continua Martorana – per cui ho formulato un emendamento presentato alla commissione centro storico durante la seduta dello scorso martedì, seduta poi rinviata per mancanza di numero legale al giorno successivo. Ebbene – denuncia Martorana – con sorpresa mi sono accorto che era stato presentato dalla maggioranza un emendamento simile al 90% al mio, in cui si stravolgeva la bozza formulata dall’Assessore Giaquinta. Il mio emendamento è stato come previsto bocciato mentre quello interamente scopiazzato dal mio è passato”. I vertici di Idv spiegano che nonostante siano deprecabili queste mosse da parte della maggioranza, hanno comunque approvato il testo, visto che le migliorie che si erano prefissi in ogni caso sarebbero state apportate.

In concreto allora cosa è cambiato dalla bozza di Giaquinta? “Le mozioni che ho presentato in commissione, approvate quasi all’unanimità e che sono poi confluite nell’emendamento del nostro capogruppo, – spiega l’architetto Elena Azzone, Componente Commissione Centri storici – cercano di tutelare le categorie più svantaggiate. Nella formazione della graduatoria avranno infatti più punteggio gli immobili di tipologia T1 e T6 (4 punti) rispetto l’edilizia nobiliare (palazzi e palazzetti) alla quale andranno 2 punti. Abbiamo inoltre posto l’attenzione all’età anagrafica dei richiedenti, volendo privilegiare i giovani (persone con meno di 40 anni). Inoltre ci sembrava doveroso legare all’erogazione degli incentivi la residenza dei richiedenti proprio nell’edificio per il quale viene chiesto il contributo”.

“Lo spopolamento progressivo legato all’approvazione delle aree PeeP, che hanno portato o porteranno circa 10.000 persone verso la periferia, renderà inesorabilmente morto il centro – aggiunge Gianluca Salonia, consigliere circoscrizionale di Ragusa Centro – questo stato di cose dev’essere invertito. In tal senso colgo l’occasione per lanciare una proposta concreta che possa dare una nuova prospettiva alla rivitalizzazione del centro. Propongo di utilizzare i proventi derivanti dagli ingenti oneri di urbanizzazione delle aree PeeP in periferia per istituire appositi fondi per invertire il declino del centro storico. Ho cercato di individuare 4 possibili azioni:

– un fondo sarebbe adibito alle nuove residenze del centro che non ricadono nel perimetro della 61/81

– un fondo all’incentivazione di nuove attività economiche, sempre ricadenti fuori dal perimetro della legge su Ibla, identificate attraverso apposito studio di settore

– un fondo per il rifacimento degli impianti idrici e fognari, ormai ridotte a colabrodo

– un fondo adibito al rifacimento della pubblica illuminazione, vetusta e poco funzionale.

Il senso di questa proposta – chiarisce Salonia – è quello di restituire al centro quanto gli è stato tolto dalle aree PeeP”.

“L’azione sinergica di IdV – conclude Giovanni Iacono – ha dimostrato come il nostro interesse verso politiche di riqualificazione del centro di Ragusa sia prioritario. Il componente della commissione centri storici Azzone, il consigliere di quartiere Salonia, il consigliere comunale Martorana, fanno parte di una unica strategia politica che da sempre portiamo avanti e che predilige agli slogan la formulazione di idee concrete e di proposte attive”.

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