IMMEDIATA APPLICAZIONE DEL PIANO PAESISTICO NEL SUD-EST

“La paventata ripresa delle trivellazioni petrolifere in Provincia di Ragusa,  dopo la recente sentenza del Tribunale Amministrativo che ha visto soccombere il ricorrente Comune di Vittoria, riporta d’estrema attualità l’applicazione immediata del nuovo piano paesistico nell’area iblea”. Lo sostiene l’on.Fabio Granata, V.Presidente della Commissione Nazionale Antimafia. “Solo una rigida coerenza con le previsioni dello strumento di pianificazione territoriale potrà garantire che non si perpetri un’ulteriore, grave scempio ai danni del territorio ragusano e dell’intero sudest”. “Accanto alla chiamata a responsabilità di quanti sono istituzionalmente tenuti a rispettare le previsioni di piano, è necessario che la Regione intervenga al più presto per normare la materia delle ricerche petrolifere nel territorio siciliano, annullando l’obbrobrio amministrativo provocato dalle determinazioni dell’allora assessore Noè, e trasformando finalmente in legge, come avevo tentato di fare da Assessore Regionale ai Beni Culturali, il divieto assoluto di perforazione sul territorio siciliano”.

“Ritardi – ha continuato Granata -, omissioni, proteste strumentali, saranno solo condizioni di correità rispetto al gravissimo delitto che, nell’indifferenza generale, si sta perpetrando ai danni della Sicilia, della sua identità e del suo patrimonio naturalistico”. “La battaglia di Sindaci coraggiosi, come Nicosia a Vittoria, va appoggiata e tutelata, mentre vanno additate come rigurgiti di basso populismo gli atteggiamenti di chi, come l’on. Riccardo Minardo, da un lato si esprime contro le trivellazioni ed inonda in tal senso di comunicati le redazioni, e poi si vanta di aver accompagnato dal Presidente Lombardo i dipendenti delle società concessionarie delle estrazioni che temono di perdere il lavoro in caso di blocco o revoca delle concessioni”. “Nessuno in questa battaglia venga a proporre logiche di territorialità o di esclusività nell’analisi del problema, poiché la Provincia di Ragusa ed il sudest, patrimonio Unesco, sono beni che appartengono a tutta l’umanità e come tali vanno tutelati da tutti e senza tentennamenti o equivoci”.

“Per tale ragione la mia attenzione, anche nella qualità di vice Presidente della commissione Antimafia, sarà massima e si trasformerà nell’appoggio concreto ed assoluto a quanti, amministratori ed istituzioni, ma anche associazioni ed espressioni della società civile, avranno il coraggio e la determinazione per ribellarsi alle logiche imperanti del profitto anche a danno della salvaguardia del territorio”. (m.b.)

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