Il vittoriese che conquistò Wall Street: il documentario su Arturo Di Modica

Un documentario firmato Nello Correale e Andrea Traina. Un documentario su Arturo Di Modica, il celebre artista vittoriese autore del famoso “Toro di Wall Street”.

Il documentario è stato presentato nei giorni scorsi nella Sala delle Capriate “Gianni Molè” di Vittoria. A presentare il documentario sono stati il regista Andrea Traina e l’artista e critico d’arte Arturo Barbante, amico personale di Arturo Di Modica. Barbante gli rimase vicino negli ultimi anni della vita che Di Modica dopo aver lasciato New York, trascorse nella sua città natale, nella casa e nel laboratorio che aveva edificato alla periferia della città. La presentazione è stata preceduta dal saluto del sindaco Francesco Aiello e dell’assessore alla Cultura, Paolo Monello.

“Il Toro di Wall Street è uno dei monumenti più visitati di New York, alcuni dicono che sia più visitato della Statua della Libertà – ha detto Paolo Monello -. Se fosse vissuto ancora, Arturo avrebbe realizzato il suo sogno: installare nella valle dell’Ippari due cavalli di 40 metri ciascuno. Aveva già realizzato dei prototipi di otto metri”.

Monello ha poi ricordato l’impresa compiuta dall’artista vittoriese per installare, abusivamente, il gigantesco toro nel cuore di Wall Street. Arturo riuscì a posizionarlo nel cuore della notte. L’indomani il New York Times titolava: “Wall Street si è svegliata con un gigantesco toro davanti alla sua porta”. Ed è l’opera che lo rese famoso, come ha ricordato Barbante, che ha ripercorso la storia avventurosa di Di Modica, che ha vissuto gran parte della sua esistenza a New York.

Francesco Aiello: ”Bel documentario, ma il “cavallo ipparino” era nato nel 2001 alla villa comunale

Dopo la visione del documentario il sindaco Francesco Aiello ha commentato sulla sua pagina facebook: “Bella serata per commemorare la figura di Arturo Di Modica, artista vittoriese di fama internazionale – scrive Aiello -. Arturo ha donato lustro e gloria alla sua amata città di Vittoria. Il racconto filmato di Correale e Traina ci consegna immagini della vita e di molte opere di Arturo Di Modica”.

Ma il sindaco lamenta un’inesattezza storica. “Dispiace solo la stranezza di un episodio rappresentato in maniera distorta: Il cavallo ipparino, attualmente allocato alla fine dello slargo Cavour, contiguo a Piazza Esso, luogo dell’infanzia e dell’adolescenza di Arturo, in realtà era stato inaugurato anni prima, alla Villa Comunale, dal sindaco Aiello e da monsignor Calì. Un errore? Forse. Le bugie però fanno male alla verità storica. Il Cavallo Ipparino fu collocato e rimase per anni alla Villa Comunale. A che pro ignorare questa verità?”

Paolo Monello: “L’omissione non inficia la validità del film”

L’amarezza del sindaco è attutita dalle parole del suo assessore alla Cultura: “Il film è del 2014 – spiega Paolo Monello – e il racconto procede per frammenti visivi, né poteva contenere immagini di tutti i passaggi storici delle opere e della vita di Di Modica. A mio avviso la ‘verità storica’ in merito al particolare della prima sede nel 2001 alla Villa Comunale del Cavallo Ipparino potrà bene essere ricostruita nell’opuscolo che il comune pubblicherà a breve. Ma l’omissione involontaria di un particolare non inficia la validità di un bel film”.

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