IL VITTORIA 1 COMPIE 65 ANNI

A ricordare l’anniversario è stato organizzato presso la Sala Convegni Fiera Emaia di Vittoria, un convegno sul tema “ Attualità educativa dello Scoutismo in un mondo che cambia”, rivolto ai responsabili  dei vari reparti, ai genitori e a tutte le agenzie educative del territorio. Ospite di eccellenza il Vescovo della Diocesi di Ragusa mons. Paolo Urso. Ha coordinato Cinzia Aronica, della Comunità Capi del Vittoria 1.  Dopo il momento istituzionale e l’’affettuoso saluto di Mons. Giuseppe Calì, che  ha sempre creduto e sostenuto l’attività del reparto S.Lucia Vittoria 1, Cristina Trovato  ed Orazio Rizzo, responsabili Agesci  della zona iblea, hanno sottolineato la valenza  del metodo scout nella complessa realtà che stiamo vivendo. Del ruolo educativo del Capo scout e sul significato dell’essere scout ha parlato con riferimenti ai vissuti personali il  responsabile regionale Nunzio Zagara. “L’amarcord” è stato affidato a Gianni Biazzo, capo “storico” Agesci Vittoria e alla sig.ra Burrafato, che ha ricordato la sua “avventurosa” esperienza di genitore  di ben tre ragazzi scout, Andrea, Chiara, Elisa.

A conclusione dei lavori  la conferma che i principi  fondativi del metodo possono costituire  la piattaforma di  un piano di riforme trasversali per un mondo diverso, senza barriere, sicuramente possibile. Lo Scoutismo è fatto di semplici ed entusiasmanti certezze; un gioco che educa e forma, basato sulla responsabilità del singolo, sul rispetto consapevole delle  regole che scandiscono tutti i momenti della vita personale e collettiva, sulla scoperta di  valori di cui ogni uomo è portatore , tutti contenuti nel messaggio di Baden Powel  che possiamo sintetizzare in pochi punti:

  • educazione al discernimento e alla scelta, perché una coscienza formata è capace di autentica libertà.
  • attenzione verso l’altro
  • sensibilizzazione  verso la marginalità;
  •  promozione  della legalità e del rispetto delle regole della democrazia.
  • responsabilità verso la natura coscienti che i beni e le risorse sono di tutti,non sono illimitati ed appartengono anche alle generazioni future.
  • Impegno per un’ equa ridistribuzione delle risorse e scelte di economia etica
  • Rifiuto di ogni forma di violenza, nel rispetto delle radici storiche del movimento e delle scelte democratiche e antifasciste espresse nella Costituzione Italiana .

Dunque, zaino in spalla e Buona strada

 

 

 

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