IL VESCOVO MONS. URSO VISITA IL REPARTO PER AMMALATI TERMINALI DEL G.B. HODIERNA

La commozione era palpabilissima sabato mattina durante la visita del vescovo della diocesi Mons. Paolo urso al Reparto del G.B. Hodierna che l’Asp 7 ha dedicato a Risvegli ibleo. Un momento importantre anche per la storia della Comunità iblea che fa diventare questa delicata attività asistenziale per ammalati terminali un fiore all’occhiello per la generosità, l’affetto che questi sfortunati fratelli ricevono un un reparto attrezzato, dove operano tanti medici, tanti paramedici, tanti  volontari.

Raggiante il presidente Carmelo Tumino che ha ricordato a tutti come il vescovo Mons. Urso qualche anno fa ebbe a dirgli che si doveva confidare nelo signo0re perchè questa nobile iniziativa andasse in porto al più presto per lenire le sofferenze di chi ha avuto la sfortuna di incappare nelle condizioni di vitra vegetativa: “Il 18 dicembre del 2009 – ha aggiunto- ci trovavamo presso la Scuola dello Sport di Ragusa per presentare il progetto al vescovo ed ai cittadini. A molti parve un sogno irrealizzabile. Anche se l’idea nostra rimane quella di edificare una intera struttura dedicata ai malati in coma vegetativo, oggi stiamo iniziando a concretizzare il nostro sogno, anche grazie alla collaborazione con l’Asp di Ragusa. Siamo, infatti, in grado di dare aiuto ai primi malati e, soprattutto, ai loro familiari”.

Presente alla visita il Commissario dell’asp di Ragusa Angelo Aliquò che pur arrivandoi nel capoluogo ibleo solo poco tempo fa ha messo in atto tutte le iniziative perchè questo salto di qualità avvenisse al più presto mettendo a disposizione rtiorse umane e strutture sanitarie

: “È una grande fortuna per tutti noi – ha detto il Commissario emozionatissimo- lavorare con la consapevolezza di essere di sostegno sia per i malati che per le famiglie. Ho trovato nel Centro risvegli ibleo e in tutto l’ambiente sanitario di Ragusa un entusiasmo ontagioso che è anche il mio. Auspico un proseguo della collaborazione tra istituzioni e società civile”

Infine il vescovo Mons. Urso che poco prima di accingersi nalla visita dei reparti ha voluto lanciare un messaggio  alla popolazione ragusana e che il direttore della pastorale della salute Don Giorgio Occhipinti e tutti i presenti che in un modo o nell’ìaltro collborano con la nuopva struttura hanno accolto con grande gioia:L  “Voglio rivolgere un pensiero di gratitudine – ha detto- per chi offre un servizio che è segno di speranza e di vicinanza verso questi pazienti. I volontari del Centro, i medici, i paramedici sono il segno di una umanità che cresce. Ricordo che il valore della persona umana non può mai essere messo in discussione. Anche se questa si trova in stato di gravissima infermità. Il mio personale auguro è che questo servizio possa crescere sempre di più. Non aggiungo altro perché in certe circostanze le parole possono apparire logore. Davanti al mistero della sofferenza parla di più un gesto, la semplice presenza”.

A questo punto L’emozione ha assalito anche il vostro vecchio, incallito cronista come peraltro tutti i presenti a questo evento che vale più di mille opere buone che ciasciuno di noi riesce a fare nella propria vita.

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