IL SINDACO SE LA PRENDE COL PARROCO

La serietà? Roba vecchia, demodé. La sincerità? Roba rara. La strumentalizzazione politica? L’arma impropria di persone povere di spirito e di intelligenza che, seminando vento, non potranno che raccogliere tempesta. Fare giornalismo, partendo dalla solita carenza documentale di base, è il modo peggiore di onorare l’informazione. Rilasciare dichiarazioni avventate è atto altrettanto deplorevole. Il parroco della Chiesa di San Giovanni non sapeva che in occasione della festa del copatrono non ci sarebbero stati fuochi di artificio? “Se questa affermazione risponde al vero – dicono da Palazzo “La Pira” – chiederemo a don Aldo Modica chiarimenti e spiegazioni. Se necessario ci rivolgeremo al Vescovo, perché non è concepibile subire attacchi ingenerosi e ingiustificati da parte di chi dovrebbe agire con la massima correttezza. Il Comune mesi addietro ha fatto ai rappresentanti delle parrocchie questo discorso:” Al fine di evitare che, per le feste religiose della città, una parrocchia abbia un contributo maggiore rispetto ad un’altra, e considerato che le disponibilità di bilancio non sono floride, abbiamo pensato di assegnare un contributo di 4000 euro cadauno. Saranno quindi i rappresentanti delle parrocchie ad organizzare feste e riti, tenendo conto dell’entità di questo contributo comunale”. Su questa base è stata sottoscritta una regolare convenzione. I fuochi d’artificio della festa di San Giovanni sono saltati? E che c’entra il Comune? Se i fedeli ci sono rimasti male chiedano spiegazioni al parroco e non al sindaco. Il parroco tra offerte dei fedeli e contributo comunale ha programmato la festa in un certo modo, prevedendo solo i fuochi di artificio della “Balata”. Il Comune ha rispettato i suoi impegni. E non solo. Ha fatto anche di più rispetto a quanto pattuito. “Come si fa – dicono da Palazzo “La Pira” –  a sostenere che alla “fine della processione lo stesso don Aldo Modica, non conoscendo la decisione assunta dal Comune, avesse perfino annunciato i fuochi di artificio?”. Se questa affermazione risulta a verità è grave. Don Aldo Modica avrebbe fatto lo gnorri? Avrebbe scaricato sul sindaco colpe che il sindaco non ha? Si sarebbe prestato ad un’operazione di strumentalizzazione politica? Non ci crediamo. Non è possibile. Anzi siamo certi che sarà lo stesso don Aldo Modica a smentire questa affermazione o comunque a fornire le dovute spiegazioni. Don Aldo Modica potrà avere il suo orientamento politico, le sue simpatie, i suoi interessi, ma questo non lo autorizzerebbe a prendere le distanze da una convenzione che è agli atti, mistificando la verità nei confronti del Comune che, seppure rappresentato in questo momento storico da persone probabilmente non vicine al suo pensiero politico, merita comunque il rispetto dovuto in quanto Istituzione pubblica. Un concetto base, questo, che un sacerdote dovrebbe rispettare con maggiore scrupolosità rispetto ai comuni mortali. Va precisato infine che, a proposito dei festeggiamenti di San Giovanni Battista, il Comune ha provveduto a soddisfare tutte le istanze presentate dalla Parrocchia, dalle luminarie, all’energia elettrica. Con l’occasione invitiamo chi di dovere a rileggersi le direttive della Diocesi che invitano gli addetti ai lavori ad evitare fuochi di artificio o dispendiose riunioni conviviali e a investire le offerte dei fedeli in beneficenza, privilegiando la parola di Dio”.

 

 

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