IL SINDACO DI SCICLI VENTICINQUE PROPONE UN GEMELLAGGIO AL CONVEGNO DI SAN QUIRICO D’ORCIA (SIENA)

Si è svolto nel fine settimana a San Quirico d’Orcia in Provincia di Siena, il convegno dal titolo: “Il paesaggio culturale e i percorsi enogastronomici  e dell’artigianato della Val d’Orcia”. Un viaggio fra i colori della terra, sapori e saperi, cultura e tradizioni di un territorio. Val d’Orcia, in provincia di Siena, e Val di Noto unite da una comune esperienza: il riconoscimento Unesco frammentato in più comuni. Ospite della tre giorni, cui hanno preso parte illustri relatori dell’Università di Siena, oltre a giornalisti ed enologi di fama, il sindaco di Scicli Giovanni Venticinque, nella doppia veste di primo cittadino e presidente del distretto culturale del Sud Est. La Val d’Orcia ha ricevuto il riconoscimento Unesco nel 2004, due anni dopo il Val di Noto, e affronta la difficoltà di un unico Piano di Gestione a fronte di cinque comuni inclusi nella World Heritage List, cinque comuni limitrofi fra loro. Il Val di Noto rappresenta un case history, un caso di studio, ancora più complesso. Gli otto comuni Unesco non sono confinanti fra loro, e nel Sudest Siracusa e Pantalica, sito Unesco a se stante, non sono confinanti con i siti del Val di Noto.

Trovare linee guida comuni di tutela prima e di promozione del paesaggio poi. Sono le linee guida del confronto che ha visto in prima linea il sindaco di San Quirico Roberto Rappuoli, e il sindaco di Montalcino Maurizio Buffi, confrontarsi con il sindaco Venticinque. In una memorabile pagina che Repubblica, nel maggio del 2010, dedicò a San Quirico, il comune senese venne definito il posto dove si vive meglio in Italia. Infatti, scopo della manifestazione era anche quello di creare connubi e rapporti di gemellaggio fra realtà diverse, italiane e non, accomunate dalla sensibilità verso il mantenimento delle produzioni tradizionali e delle tradizioni gastronomiche che si integrano perfettamente con il contesto paesaggistico. E in questo senso il sindaco di Scicli Giovanni Venticinque ha  ipotizzato un gemellaggio che metta insieme l’esperienza del Ragusashire con quella di tutela del paesaggio senese. Nella città che ospitò sino agli ultimi anni della sua vita Nilde Iotti, un omaggio infine al giovane sciclitano, che qui restituì la sua vita: Tonino Forcisi, regista cinematografico.

 

                                                                                                                      

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