Il sindaco di Pozzallo al ministro: “No al pugno di ferro sulla pelle degli esseri umani”

Un appello perché siano fatti sbarcare i circa mille migranti che da giorni attendono sulle tre navi umanitarie Geo Barents, Ocean Viking e Humanity1. Tra loro anche donne, minori non accompagnati e bimbi piccolissimi.

A lanciarlo è Roberto Ammatuna, sindaco di Pozzallo, che stamani ha accolto nel suo porto 91 migranti intercettati e soccorsi ieri al largo delle coste siciliane. “Chiedo al ministro di assumere un atteggiamento umanitario così come aveva annunciato nel giorno del suo insediamento, quando aveva sottolineato che salvare vite umane è una priorità”, dice all’Adnkronos il primo cittadino.

“La politica del pugno di ferro non si può attuare nel giro di 24-48 ore – aggiunge – e soprattutto non si può fare una ‘guerra’ alle ong e assumere questi atteggiamenti quando ci sono di mezzo le vite di tanti esseri umani. Il mio appello è a far sbarcare i naufraghi che attendono da giorni sulle nave umanitarie e poi intraprendere una grande azione politica che chiami in causa l’Europa. Piantedosi è un tecnico di grande valore, saprà far valere le ragioni dell’Italia sui tavoli europei”, conclude Ammatuna.

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