IL SINDACO ALFANO FA CAUSA A SE STESSO!!

Leggiamo costernati le dichiarazioni del sindaco Alfano in merito alle soluzioni di una crisi politica che lo sta letteralmente erodendo, e gli articoli in merito al ricorso giudiziario che ha presentato per avere un componente in più nella Soaco. Ma procediamo con ordine. Riguardo alle dichiarazioni – bensì poco eleganti, ma consone alla taratura politica del personaggio che le rilascia – vorremmo invitare il sindaco ad avere maggiore cautela, perché il momento che sta attraversando certamente non lo pone nelle condizioni di essere borioso, arrogante e presuntuoso. Con nessuno. Pensi a risolversi le questioni interne, se ci riesce, piuttosto che lanciare strali senza alcun fondamento verso questo e quello. E si faccia venire un dubbio: poiché nelle ultime settimane se l’è presa con tutti, anche con quelli che fino all’altro ieri l’appoggiavano, non è che il problema non sono gli altri ma è lui? Può essere che politicamente siano ammattiti tutti e lui, lui soltanto, è rimasto sano ed equilibrato? Può essere che tutti brancolano nelle lande della confusione più scura, e solo lui, il “cavaliere della luce”, sappia spronare il suo fedele destriero verso la via che porta alla redenzione di Comiso e dei comisani? Ma per redimerli da cosa, poi? Da se stesso, ovviamente. Non ci pare di potere additare altri come artefici del disastro amministrativo.

Alfano è così preso di sé che, pur di essere protagonista, va anche contro se stesso. Così come ha fatto presentando il ricorso giudiziario alla Soaco di cui lui è da qualche mese il presidente (sarebbe anzi il caso che si dimettesse per rimuovere immediatamente il vistoso conflitto di interessi)! In altre parole, ha fatto causa a se stesso. Roba che, se la racconti, rischi di non essere creduto. Ora, il punto non è che si aggiunga un altro componente nel CdA della Soaco, figuriamoci! Alfano ci ha ormai abituato a questa spartizione di poltrone e poltroncine che non ci facciamo più caso. Noi. Ai comisani crediamo che invece questa situazione non piaccia affatto; ma Alfano non teme il giudizio popolare: lui è il “cavaliere della luce” e non ha timore di niente e nessuno, e ha sempre ragione perché mago Merlino, insieme al cavallo bianco e all’armatura scintillante e alla magica Excalibur, gli ha affidato anche la pietra filosofale, simbolo di ogni conoscenza. Meglio prenderla con sana ironia, perché se la situazione non fosse così grave sarebbe senza dubbio ridicola.

La finisca dunque Alfano con questi infantilismi e faccia la persona seria. Sulla vicenda dell’aeroporto si dia una mossa e la smetta di far fare brutte figure ai comisani, come da ultimo è successo a Ragusa davanti al presidente Lombardo che lo ha letteralmente sbugiardato e messo pubblicamente alle corde con documenti alla mano circa la questione del protocollo col Governo nazionale. Se non fosse stato per il governatore siciliano e l’on. Digiacomo, Alfano avrebbe firmato un protocollo che avrebbe relegato il nostro aeroporto a livello regionale e perciò lo avrebbe affossato sul nascere. Oggi invece l’aeroporto ha rilievo nazionale e quindi ha tutte le carte in regola per potere spiccare il volo. Saprà Alfano giocarsi bene almeno queste carte? L’on. Digiacomo, nel dubbio, è pronto a incatenarsi anche a Roma se nei prossimi giorni la questione non si sblocca .(p.f.)

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