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IL SILENZIATORE SULLE DUNE
31 Gen 2017 16:20
Si può definire silenziatore quel dispositivo che si applica per ridurre i rumori ed evitare di disturbare l’ambiente circostante. Un silenziatore serve, pertanto, in presenza di rumori.
Qualora questi manchino, a cosa può servire un silenziatore?
Forse a ridurre, o addirittura eliminare, anche quelle percezioni acustiche che, seppur lievi, risultano fastidiose, insopportabili, intollerabili.
Da quando cittadini, movimenti, gruppi, associazioni ambientaliste e villeggianti, anche stranieri, hanno sollevato dubbi sulla opportunità di realizzare un centro turistico sulle dune del Sito di Interesse Comunitario ITA 080008 Punta Religione, a Marina di Modica, a dire il vero, di “rumori”, che fossero parole scritte o forme diverse di chiedere di fare luce sulla vicenda, se ne sono sentiti veramente pochissimi.
Evidentemente non avranno avuto la stessa percezione i proprietari della società titolare delle autorizzazioni e che sta realizzando il centro turistico sulle dune di Marina di Modica.
Società che, come è notorio, è di proprietà della famiglia dell’onorevole Nino Minardo e della quale lui stesso detiene delle quote.
A loro le parole e le voci saranno sembrate tante, troppe e forse inaspettate e intollerabili.
Certamente non le parole e le voci della politica, o meglio dei politici eletti che siedono sugli scranni dell’aula consiliare del Palazzo di Città, della sala d’Ercole del Palazzo dei Normanni, di Montecitorio e di Palazzo Madama.
Queste, non si sa bene se per effetto di un silenziatore ad azione preventiva, che ha eliminato sul nascere qualsiasi forma di “rumore”, quasi non ci sono state.
In particolar modo, dopo che Legambiente, con un esposto datato 27 luglio 2016, ha denunciato che nello svolgimento dei lavori si sarebbero verificate diverse inosservanze alle indicazioni del decreto regionale che autorizzava l’intervento, le pochissime iniziative della politica sono sembrate accuratamente ovattate.
Ma le parole e le voci dei cittadini, rimasti sconcertati dal silenzio dei politici e scandalizzati dall’assenza di una risposta da parte degli organi competenti, saranno risultate molto fastidiose e in alcuni casi intollerabili e pertanto da denunciare tramite querela.
Querela che è assolutamente legittima, quando si avverte che è stato leso un proprio diritto, la propria onorabilità, ecc.
Ma da alcuni, soprattutto se ricoprono importanti cariche di rappresentanza, ci si sarebbe aspettata ben altra sensibilità.
Ovvero quella sensibilità che, ad esempio, fa scattare un’immediata reazione dinanzi ad atti o azioni che depauperano e mettono a rischio un bene comune qual è il territorio.
Ma ancor di più quella sensibilità che dovrebbe rispondere ad una voce interna, insopprimibile e non silenziabile, e che fa avvertire come necessaria ed urgente la ricerca della verità.
Convinti di ciò avevamo rivolto questo appello, nel nostro precedente comunicato, all’onorevole Nino Minardo, chiedendogli “...semplicemente di decidersi a far sospendere autonomamente i lavori, sapendo che può farlo in quanto partecipe della società di famiglia che su quei terreni di proprietà sta realizzando il progetto, e di dimostrare che le inosservanze denunciate da Legambiente non ci sono state e che tutto è realmente in regola.”
Purtroppo il nostro movimento e, principalmente, i cittadini non hanno avuto alcun riscontro in tal senso e, invece, in questi giorni, alcuni di loro si stanno vedendo recapitare avvisi di querela per commenti sui social espressi, forse, in conseguenza dei troppi silenzi che si registravano sulla vicenda.
Se la querela è lo strumento che consente ad una persona di difendersi ritenendosi “parte offesa”, ci chiediamo quando, come e da chi verranno tutelati gli interessi collettivi di una comunità che si sente offesa e lesa da decisioni e interventi che non appaiono sostenuti da motivazioni alte, ma da meri interessi privati che poco o nulla hanno a che vedere con il bene del territorio.
Per quanto riguarda il nostro movimento, la notizia delle legittime querele arrivate ad alcuni cittadini, ha avuto l’effetto di silenziare sul nascere qualsiasi ipotesi di spegnere i riflettori su questa vicenda, almeno fino a quando luce non sarà fatta sulle denunce contenute nell’esposto di Legambiente.
Ah, dimenticavamo, è scientificamente provato che i silenziatori non hanno effetto alcuno sui “rumori” delle coscienze.
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