IL SEQUESTRO DELLA MOTOBARCA DI SCOGLITTI “LA MADONNINA”

La senatrice del Partito Democratico, Venera Padua, ha presentato questa mattina una interrogazione, in qualità di prima firmataria (altri quindici senatori hanno sottoscritto il documento), al ministro degli Affari esteri, al ministro delle Politiche agricole, alimentari e del mare e al ministro dell’Ambiente, tutela del territorio e del mare avente ad oggetto il sequestro, da parte delle autorità maltesi, delle due motobarche di pescatori “La Madonnina” di Scoglitti e il “Principessa I” della marineria di Licata.  “Eventi simili – rileva la senatrice nel documento ispettivo – non dovrebbero più accadere, in particolar modo nell´ambito di una Comunità quale quella europea, laddove norme e regole dovrebbero essere uguali per tutti; laddove venga accertato effettivamente lo sconfinamento dei due pescherecci siciliani, tuttavia la pena comminata all’equipaggio per poter lasciare l’isola, seppur costituisce quella minima edittale, rappresenta l´equivalente di un anno di lavoro di intere famiglie, oltretutto, in un momento di grave crisi quale quello attuale. Le federazioni di pescatori siciliani hanno da sempre portato avanti una battaglia contro il bracconaggio marino, lottando per il rispetto delle regole e della legalità, che garantiscano sia il lavoro dei pescatori sia la risorsa mare e, tuttavia, non si possono più tollerare i metodi usati nel recente passato dai militari maltesi fatti di abbordaggi e mitra spianati, oltreché di detenzioni illegittime ed in condizioni umane ed igieniche precarie. In attesa di ulteriori sviluppi della questione, è ormai improrogabile per il futuro, che le autorità italiane e quelle maltesi approfondiscano gli accordi bilaterali esistenti in materia, in quanto, come rappresentato in più occasioni da imprenditori della marineria siciliana, gli stessi sarebbero sbilanciati a favore dei pescatori maltesi”.

Ecco perché nell’interrogazione si chiede di sapere se il ministero degli Affari esteri sia al corrente di tale trattamento che ha violato i più elementari diritti umani; se non si ritiene di chiedere alle autorità maltesi per quale motivo sia stato riservato ai pescatori siciliani tale trattamento; quali siano le misure urgenti e strutturali che il Ministro degli Affari Esteri intende adottare per giungere velocemente all’adozione di misure che impediscano il ripetersi di episodi del genere in futuro; se non sia il caso di chiarire anche in una ottica di rapporti bilaterali quale sia l’impegno del governo e quale sia il futuro della pesca siciliana nel Mediterraneo dato che troppo spesso ci si ritrova alle prese con episodi che mettono a repentaglio il lavoro e la sicurezza dei lavoratori del mare. La senatrice Padua ha altresì interessato della vicenda il capogruppo Pd della commissione Esteri senatore Tonini con il quale ha deciso di incontrare, alla ripresa dei lavori d’aula, i rappresentanti dell’isola di Malta per avviare una rivisitazione degli accordi.

 

 

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