Il sabato di “A Tutto Volume” con tanti autori. Chiara Francini: “Le partigiane? Dimenticate e tradite”. Finale a Ibla

Chiara Francini ha stregato Ragusa. In una gremitissima Piazza San Giovanni, l’attrice e scrittrice ha portato in scena la forza delle sue parole e delle sue protagoniste nel secondo giorno del festival “A Tutto Volume”, accolta con calore e attenzione da un pubblico numeroso e partecipe.

Il suo nuovo romanzo “Le querce non fanno limoni” (Rizzoli) ha raccontato una storia intensa, corale, che attraversa trent’anni di storia italiana, tra la Seconda guerra mondiale e gli anni di piombo. Una storia di ribellione, di memoria, ma soprattutto di donne che non si arrendono. Al centro Delia, ex partigiana, “una che non si è mai vergognata di esistere” – racconta Francini – “ha resistito, ha lottato, ha costruito un rifugio per sé e per gli altri”.

Ma la riflessione dell’autrice si è fatta ancora più profonda quando ha denunciato “il vuoto linguistico che ancora oggi circonda la vergogna vissuta dalle partigiane”. Citando Natalia Ginzburg, Francini ha detto: “Tutte le donne, anche le più forti, cadono nei pozzi. Quei pozzi devono diventare strumenti di conoscenza. E la conoscenza è l’unico mezzo per la libertà”.


Tra amore, scienza e memoria: un sabato di emozioni a Ragusa

La giornata di sabato ha offerto anche tanti altri momenti densi e coinvolgenti. In Piazza San Giovanni, Tiziana Panella e Vittorio Emanuele Parsi hanno commosso il pubblico con “La vita due volte” (Rizzoli), un dialogo autentico sull’amore, la rinascita e la condivisione nei momenti di crisi, sollecitati da Carmelo Schininà. “Non me la sentivo di raccontare il mio amore per Vittorio”, ha confessato Panella, “poi ho capito che valeva la pena”. E Parsi ha chiuso con parole che hanno colpito tutti: “Da quando sono sopravvissuto non sono mai stato così felice”.

In Piazza Poste, l’evoluzionista Telmo Pievani ha affascinato con “Dove comincia l’uomo”, saggio scritto con Giuseppe Remuzzi, guidando il pubblico – insieme al guest director Massimo Polidoro – in un viaggio alle origini dell’umanità, tra DNA, fossili e bistecche di mammut. “Sembrano storie del passato remoto, ma parlano anche del presente”, ha ricordato Pievani.


Tra impegno civile, scienza e incanto

Attilio Bolzoni ha portato in via Roma il peso e il valore della memoria collettiva con “Immortali” (Fuoriscena), sottolineando come oggi si viva una “crisi di coscienza collettiva” e come la narrazione sia ancora uno strumento per resistere all’oblio.

A colpire e divertire è stato anche Federico Taddia con la sua conferenza-spettacolo su Albert Einstein, tra formule, linguacce e curiosità. “La scienza mi faceva schifo a scuola – ha detto ridendo – poi ho scoperto che raccontarla ai bambini poteva essere divertente. E da lì è iniziato tutto”.

Tra gli autori, Alessandro Barbaglia ha evocato l’infanzia incantata di Andrea Camilleri nel suo “Nené nel paese delle Magarìe”, tra parole “mammalucchigne” e memorie di magia.


Domenica, oggi, il gran finale a Ibla (con bus potenziati)

Per la giornata conclusiva, il festival si sposta oggi – domenica 15 giugno – a Ragusa Ibla, dove tra vicoli e piazze barocche si svolgeranno gli ultimi incontri. Per raggiungere comodamente Ibla è stato potenziato il servizio urbano:

  • Linea Verde di Etna Trasporti: corse rinforzate dalle 18 all’1 di notte, da Piazza del Popolo a Ragusa superiore fino al capolinea Santissimo Trovato a Ibla.
  • Linea 1 e Linea 3 (entrambe circolari) sempre attive per collegare i punti nevralgici della città al cuore del festival.

Palazzo La Rocca (via Capitano Bocchieri 35), dalle 9 del mattino fino a sera, la mostra “Camilleri 100 – Libri letti, scritti e visti” vi invita a un viaggio immersivo nell’universo di Andrea Camilleri: libri rari, edizioni internazionali, copertine iconiche, quadri, taccuini giovanili e un suggestivo video che racconta la nascita di un genio letterario.

📖 Un omaggio intenso e poetico per i 100 anni del Maestro di Vigàta, a cura di Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Sellerio e Casa del Manzoni. L’ingresso è gratuito.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it