Il “Riuso per continuare la città”, oggi pomeriggio al City di Ragusa l’incontro “Frammenti urbani”

L’Ordine degli Architetti e la Fondazione Arch di Ragusa, nell’ambito dell’attività portata avanti, con una serie di iniziative, sul “Riuso per continuare la città”, ha cercato di coinvolgere l’opinione pubblica in una sorta di dibattito ideale aperto a tutti; uno degli strumenti di questa connessione collettiva è stato il cinema, attraverso la rassegna “Cinema e Città”, entrando così in una logica non solo tecnica, ma anche umanistica. Nei mesi scorsi, è stato organizzato un cineforum che ha spaziato nei diversi ambiti del rapporto tra la settima arte e l’architettura, l’urbanistica, il design, l’arredo.

Con “Deserto rosso”, di Michelangelo Antonioni, “Mon oncle”, di Tati, e “Hollywood party”, di Blake Edwards, si è analizzato lo spazio interno come metafora della condizione umana contemporanea. Con “Vivere e morire a Los Angeles”, di William Friedkin, “Fahreneit 451”, di Francois Truffaut, e “Le mani sulla città”, di Francesco Rosi, si è posto l’accento, nei modi più diversi, sulle problematiche che investono gli spazi urbani.

Nell’incontro “Frammenti urbani”, previsto per venerdì 8 novembre alle 18,00 presso il City di Ragusa, si farà un approfondimento su quanto già visto, ampliando lo sguardo e gli argomenti affrontati attraverso la proiezione di alcuni documentari realizzati dall’architetto Lucio D’Amico sulla città di Ragusa, vista in maniera inedita e sotto diverse angolazioni, e la visione di due documentari Rai, con protagonisti due geni della nostra cinematografia, Federico Fellini e Pierpaolo Pasolini, impegnati nell’analisi di realtà territoriali ben diverse tra di loro, il quartiere Eur di Roma per il maestro riminese, e le città di Orte e Sabaudia per il poeta friulano.

Visioni stimolanti, foriere di un auspicabile dibattito ricco e costruttivo. Ad introdurre i lavori sarà il prof. Danilo Amione, storico e critico del cinema.

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