È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
IL RITORNO DI TAFAZZI
26 Set 2013 05:36
Alla fine lo strappo c’è stato! La direzione regionale del PD ha formalizzato il ritiro del sostegno alla giunta Crocetta: il gruppo parlamentare all’ARS valuterà provvedimento per provvedimento se approvare oppure no l’operato della giunta e in più intima agli iscritti al PD coinvolti in giunta di trarre le conseguenze (dimettersi) altrimenti si pongono fuori dal partito.
Per quanto abbastanza ovvio gli assessori aderenti al PD (ben 4) hanno confermato che continueranno a far parte della giunta aumentando il senso di scoramento dei cittadini elettori del centrosinistra.
La contiguità temporale con l’assemblea Nazionale di Roma ha ulteriormente inciso sulla “motivazione” degli aderenti al PD che nel giro di 2 giorni hanno assistito all’irrisione degli organi di stampa per un’assemblea che non è riuscita a decidere sostanzialmente nulla di rilevante e a una direzione regionale che disconosce il primo governo regionale di centrosinistra …
La sintonia con gli elettori? Un dettaglio trascurabile!
Premetto subito che Crocetta non è un presidente con cui è facile avere un rapporto lineare, ci ha abituati a scarti improvvisi, a colpi di teatro che spesso colgono di sorpresa le forze politiche che lo sostengono, ma sappiamo che è così fin dall’inizio; anche il modo in cui è maturata la candidatura a presidente dimostra la “originalità” (a voler essere generosi) dello stile della persona, quindi comprendiamo la difficoltà del partito di origine a relazionarsi con il Presidente, ciò nondimeno l’atto formale della Direzione Regionale appare autolesionistico.
Il centrosinistra è riuscito a vincere l’anno scorso le elezioni per una serie di fattori concomitanti: il centrodestra diviso su due candidati, la confluenza dell’UDC su Crocetta, la percentuale dei votanti bassissima (meno del 48%), il Movimento 5 Stelle ancora non strutturato …
Il PD davvero pensa che sia semplice ripetere l’impresa?
Dopo aver accettato il sostegno alla giunta Lombardo (turandosi il naso) per incunearsi nelle fratture del centrodestra, quando finalmente si arriva (per il rotto della cuffia) al governo … come prenderebbe l’elettorato del PD una rottura definitiva con Crocetta?
E che dire poi della presa di posizione durissima nei confronti di Megafono da parte dello stesso Lupo che appena due mesi fa è venuto a dare “a posteriori” la copertura politica all’indecorosa sconfitta elettorale del PD di Ragusa giustificandola con l’allineamento all’alleanza regionale?
Risulterà comprensibile, giustificabile e politicamente motivata agli elettori del PD la sconfessione di Crocetta appena dopo il rifiuto da parte del presidente di fare entrare in giunta i soliti notabili del PD?
E’ vero, sulla giunta Crocetta si erano incentrate tante aspettative e alcune sono andate deluse, ma è vero anche che questa giunta ha mostrato coraggio almeno in alcune materie:
– finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di mettere mano al buco nero della formazione professionale laddove prima tutti si erano accontentati di ritagliarsi spazi di clientelismo facendo finta di non vedere lo sciupio di risorse e l’inutilità sociale e produttiva del meccanismo;
– anche se in modo affrettato, troppo “naif” e senza riuscire a dare un impianto organico alla materia, ha fatto la scelta chiara di sopprimere le province;
– ha messo la parola fine agli ATO che erano diventati ulteriori gangli di clientelismo a spese di pantalone …
E si badi bene, in 10 mesi, senza maggioranza e con un bilancio vicino alla bancarotta!
Ora, pur riconoscendo fondati alcuni argomenti politici evidenziati alla Direzione Regionale del PD, riguardo alla necessaria condivisione delle scelte amministrative e all’ambiguità del ruolo del Movimento fondato da Crocetta, il PD non può non imboccare la strada del dialogo e della ricomposizione della frattura, solo così si può cercare di riconquistare alla speranza un elettorato che non ne può più della patologia cronica che da 15 anni affligge il centrosinistra: il “tafazzismo”!
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