Il rito delle Ceneri ai tempi del Coronavirus: “Precauzioni si, ma niente allarmismi”

Un rito più speciale del solito, quello di ieri, caratterizzato dall’imposizione delle ceneri sui fedeli. Anche la Pastorale della salute di Ragusa, ai tempi del coronavirus, si sta attenendo alle disposizioni impartite dai vescovi siciliani. Il rito del Mercoledì delle ceneri, quindi, si è tenuto come programmato ma con delle speciali precauzioni.

“Alla Residenza sanitaria per anziani – sottolinea il direttore dell’ufficio diocesano, don Giorgio Occhipinti – ho presentato lo scambio della pace non come gesto esteriore, visto che siamo in Quaresima, ma come gesto interiore, cioè lo scambio della pace attraverso il cuore anche con le persone lontane. Per quanto riguarda la Comunione, invece, ho rimarcato attraverso il gesto di riceverla in mano il dono di Gesù che accogliamo nelle nostre mani. Un momento molto emozionante e che ci spinge a essere sì cauti ma senza creare allarmismo tra i fedeli.

In cappella, poi, abbiamo pregato anche per tutti gli ammalati contagiati dal coronavirus e per tutti i medici e gli operatori sanitari al loro servizio. Ieri sera, poi, sia gli ammalati che il personale hanno gradito e attendevano il rito dell’imposizione delle Ceneri. Anche in questo caso momenti davvero emozionanti. E’ cominciato, quindi, il cammino di quaranta giorni verso la Pasqua, cioè il cuore dell’anno liturgico e della fede.

E’ un cammino che segue quello di Gesù, che agli inizi del suo ministero si ritirò per quaranta giorni a pregare e digiunare, tentato dal diavolo, nel deserto. Oggi, per noi, il deserto è il luogo del distacco dal frastuono che ci circonda. È assenza di parole per fare spazio a un’altra Parola. Il deserto è il luogo della Parola, con la maiuscola. Nella Bibbia, infatti, il Signore ama parlarci nel deserto. Nel deserto si ascolta la Parola di Dio. La Quaresima è il tempo propizio per fare spazio alla Parola di Dio. È il tempo per staccarci dal cellulare, da Internet e dai social e connetterci al Vangelo”.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it