IL RESOCONTO DELLA CONFERENZA PROVINCIALE PER IL RILANCIO DELLA FERROVIA IBLEA: SI RIPARTE DALLE PROPOSTE CONCRETE

Si tirano le somme dopo la Conferenza provinciale per il rilancio della ferrovia Iblea svoltasi nel pomeriggio del 27 febbraio: “A prima vista – affermano i portavoce della CUB Trasporti – potrebbe essere considerata l’ennesima occasione mancata: sindaci assenti, consiglieri provinciali e comunali latitanti; associazioni imprenditoriali ed enti assenti o presenti, ma silenziose. In più, il solito vizio della passerella che ha visto sfilare sul podio personaggi, anche deputati, con ben poche cose da dire, e soprattutto con una grande carenza di proposte.”

Non solo però presenze inutili o assenze previste alla Conferenza organizzata dal Comitato per il rilancio della ferrovia iblea, infatti altri aspetti possono essere considerati come fondamenta per poter proseguire nella strada, tutta in salita, che un tema spinoso come quello ferroviario, impone.

Fondamentale intanto è il fatto che per la prima volta i cittadini erano più numerosi dei politici e anche dei ferrovieri stessi, la presenza poi del dottor Coniglio in sostituzione dell’assessore Russo, e del dottor Lo Sciuto per Trenitalia hanno permesso di interloquire direttamente con le due istituzioni che hanno in mano le sorti delle ferrovie iblee.

E’ emerso inoltre un punto importante, ovvero che il territorio ragusano deve entrare all’interno del contratto di servizio, portandovi le sue esigenze. Ma, e qui l’assenza degli enti locali ha pesato, i Comuni hanno un ruolo da cui non si può prescindere: essi devono spostare fasce di pendolarismo, studentesco e non, dalla strada alla rotaia e oltretutto, per legge, devono rimborsare gli abbonamenti meno onerosi, che sono quelli su ferrovia, attuando le necessarie sinergie treno-bus nelle stazioni. Questa è la base per costringere Trenitalia a non tirarsi indietro dall’effettuare i treni per i pendolari, senza più alibi, compreso quello delle perdite.

La CUB Trasporti ha effettuato tra l’altro uno studio sul pendolarismo scolastico, verificando che alcune centinaia,  su totale di migliaia di studenti che quotidianamente si muovono su bus da un paese all’altro, potrebbero trasferirsi sul treno. e questa sarebbe, oltretutto, una rivoluzione culturale.

Si è dibattuto anche sulla questione della metropolitana di superficie a Ragusa ed è stata confermata come problema ancora aperto, ma occorre che il Comune del capoluogo ibleo se ne faccia carico seriamente, spingendo per lo sblocco dei finanziamenti, che anche alla conferenza sono stati citati come esistenti ma fermi da qualche parte. I parlamentari dunque dovrebbero anche scovarli e farli rendere disponibili.

Una proposta importante è stata quella della costituzione di una commissione provinciale permanente di monitoraggio del trasporto ferroviario, con rappresentanti di Provincia, Comuni, sindacati e viaggiatori; struttura che la CUB Trasporti intende mettere in piedi in tempi brevissimi.

“Infine – conclude il coordinamento Provinciale della Confederazione Unitaria di Base –  il treno, sul nostro territorio, anche in queste condizioni può assolvere ad un ruolo importante. Questo se ognuno farà la propria parte. Lunedì 27, anche se in maniera ridotta rispetto alla aspettative, si è mostrato a Regione e Trenitalia, che questo territorio pretende una ferrovia dignitosa, e non intende mollare. E se l’attenzione e la pressione rimarranno intatti, riusciremo ad ottenere questo risultato.”

 

 

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