Il Punto Chiaramonte: una manifestazione per valorizzare l’arte del ricamo

Una bella manifestazione per valorizzare l’arte del ricamo e in particolare per far conoscere il cosiddetto “Punto Chiaramonte”. Dal 15 al 22 dicembre, la città di Chiaramonte dedica alcune giornate ad un’arte quasi dimenticata ma che invece merita di essere valorizzata. Si chiama “Punto Chiaramonte” e deriva dall’antica arte dello sfilato siciliano. Scoperto circa 20 anni fa, si tratta di un particolare punto di ricamo di cui sono maestre alcune donne di Chiaramonte che ancora oggi portano avanti questa antica tradizione. Ma questo è solo l’inizio. Stamani, in conferenza stampa, il sindaco Mario Cutello ha spiegato che si tratta di un ampio progetto che vuole portare avanti questa importante arte per farla conoscere a tutti.

La manifestazione è stata co-finanziata dalla Regione Siciliana e dal comune di Chiaramonte, con la partecipazione di Logos per un importo totale di 15 mila euro.

“Non si tratta di un progetto relegato al Natal”, spiega il sindaco Mario Cutello, e aggiunge: “Potrebbe diventare un importante volano per il turismo”. L’assessore e vice sindaco Elga Alescio ha spiegato il programma. Si parte domani alle 19.30 con l’intitolazione del museo dello sfilato, già presente a Chiaramonte, alla signorina Rosso, storica ricamatrice di Chiaramonte ormai scomparsa. Nelle giornate di venerdì, sabato e domenica, invece, saranno esposti al circolo di conversazione dei cavalieri alcuni manufatti, visibili al pubblico. Infine, durante la mattina, verranno effettuati del laboratori dimostrativi al museo dello sfilato che saranno accessibili ai ragazzi delle scuole. Il 22 dicembre, infine, giornata conclusiva in sala Sciascia che sarà il luogo dove si svolgerà un’interessante tavola rotonda con esperti del settore e giornalisti di fama nazionale.

A rappresentare le ricamatrici di Chiaramonte, Pina Gona: “Negli anni del dopoguerra lo sfilato siciliano era diventato una piccola risorsa economica. Purtroppo, l’avvento dell’industrializzazione ha ucciso l’artigianato. Ma successivamente le scuole di ricamo sono state riaperte e il Punto Chiaramonte è stato riscoperto una ventina d’anni fa. Non aveva un nome, ma ad un convegno abbiamo deciso di dargli il nome della nostra città”.

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