IL PROGRESSO PORTA AL REGRESSO?

 Il segretario generale dell’ I.S.A. Carmelo Cassia esprime il proprio pensiero su modo di fare di questo governo.

LE SINGOLE PROVINCIE , CHE FINO AD OGGI HANNO FATTO LA STORIA D’ITALIA , NON POSSONO SPARIRE.

 Ne tanto meno possiamo permettere al signor Monti & company, che con un colpo di spugna possa accorparle.

La parola d’ordine mandiamoli a casa.

 Avevano  avuto e ottenuto un mandato ben preciso:

“ riorganizzare il riassetto economico ” e invece si sono trasformati in veri macellai sociali.

 Neanche i  sindacati maggiormente rappresentativi, quelli ( venduti ), che tutti conoscono come firmatari dei CCNL   i quali, non sono più stati  rinnovati da anni, non  sono stati capaci a farli ragionare. D’altronde cosa avrebbero potuto reclamare, visto che appena si son seduti, sono stati minacciati su interessi  forti, come diminuzione su introiti per patronati e caf ?

 Questo governo ha una maggioranza assoluta sulle decisioni, che non l’aveva neanche  Mussolini ai suoi tempi.

In Italia oggi, ci sono otto milioni di poveri e il governo si rifiuta di fare la patrimoniale. È una vergogna. In questo modo, la forbice tra chi ha sempre avuto troppo e chi ha avuto troppo poco continuerà ad allargarsi a dismisura, visto che finora l’esecutivo ha colpito solo i lavoratori, i pensionati e gli onesti cittadini.

Non tengono conto di niente tranne dei loro unici obiettivi, migliorare i rapporti con le banche e le finanziarie, e così facendo oggi i poveri lavoratori con le loro famiglie sono ridotti a elemosinare e andare a scavare nei cassonetti dell’immondizia messi vicino ai grossi supermercati o nei pressi dei mercati rionali , per raccattare quegli scarti della giornata per sopravvivere.

Scene che prima, vedevamo solo nelle grandi città, dove rom ed extracomunitari, non potendosi mantenere , erano costretti a farlo.

Ma ci chiediamo perché il nostro primo ministro Monti, non ha preso esempio del neo Presidente francese Hollande , lui sì che ha saputo essere un grande.

Sin dalla scelta dei ministri, il nuovo governo francese ha registrato un cambio di marcia netto: 17 donne e 17 uomini, parità assoluta. E il suo primo atto è stato il taglio del 30% degli stipendi per il presidente e i 34 ministri. Mentre da noi, Monti non è riuscito a tagliare neanche le auto blu.

Il collega transalpino ha poi proposto di riportare la pensione a 60 anni (dai 62 anni precedenti) per coloro che hanno almeno 41 anni di contributi, mentre il nostro governo ha regalato alle donne l’innalzamento dell’età minima della pensione a 62 anni. Questo per ora, visto che nel 2018 saranno equiparate agli uomini, a quota 66 anni.

Sulla giustizia, da noi viene mostrato come specchietto per le allodole il cosiddetto ddl ‘anticorruzione’ che, invece, di fatto elimina la concussione per incentivare la corruzione. E sulla sicurezza si abbatte la scure di tagli per 65 milioni di euro, che causeranno la chiusura di 97 uffici periferici della polizia postale, di 15 distaccamenti della polstrada e altrettanti della polizia ferroviaria. Senza contare la riduzione del 20% del già disastrato parco veicolare delle forze dell’ordine (da attuarsi in 10 anni). In Francia invece Hollande ha progettato incentivi e investimenti per la creazione di mille posti all’anno nella giustizia, in polizia e gendarmeria e il raddoppio del numero dei centri di rieducazione minorile.

Ma ci chiediamo, cosa aspettiamo ancora, visto che l’Italia è diventata il Paese dei tristi primati?

 Un Paese dove l’evasione fiscale ammonta addirittura al 17,5% del Pil, 154 miliardi di euro. Il doppio del sommerso in Inghilterra e sei volte quello francese. La verità è che né questo governo né quello precedente hanno preso provvedimenti per estirpare questo cancro. Monti ha caricato di nuove tasse i cittadini e i lavoratori e non ha fatto niente contro gli evasori.

L’unico risultato è che i ladri di Stato se la ridono e si sono arricchiti sempre di più. Inoltre il presidente del Consiglio si era impegnato a firmare il trattato con la Svizzera per tassare i capitali esportati illegalmente in quel paese, come avviene già in Germania e in Inghilterra. Al contrario, i grandi capitali non sono stati toccati, il prelievo sulle rendite è rimasto ridicolo e i poveracci con una casa si sono svenati per pagare l’Imu. Tassa che ha risparmiato invece le fondazioni bancarie e le chiese.

 

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