IL PROGRAMMA TRIENNALE 2011 DELLE OPERE PUBBLICHE DI RAGUSA DEGNO DI UN PAESINO DI PERIFERIA

Il Piano triennale delle opere pubbliche 2011, mette a nudo quanto dal pd più volte denunciato e cioè che Dipasquale ha azzerato le casse comunali indebitando il Comune fino al punto da non eseere in grado di poter accendere mutui per progettare e realizzare opere pubbliche.

Dalla lettura dell’atto appare chiaro che le uniche due opere previste con fondi certi finanziati attraverso le entrate provenienti da opere di urbanizzazione  sono la manutenzione di via Deledda e la strada di collegamento tra via del Castagno e via Colaianni nei pressi dell’ex cpt il tutto per un totale di euro 305.000,00, cifra che potrebbe andar bene forse nemmeno per un Comune delle dimensioni di Giarratana..

Appare chiaro inoltre che ci sono fondi bloccati degli anni precedenti per mancanza di progetto che ammontano a circa  18 milioni di euro( 15 milioni legge 61/81 e 3 milioni  da mutui accesi e mai utilizzati).

Di pasquale e il cdx hanno deciso di non predisporre risorse certe per manutenzionare il fognolo di villa Margherita per aprire al traffico viale del Fante limitandosi a presentare come amministrazione un emendamento per euro 375.000,00 da finanziare attraverso un capitolo del bilancio regionale che attualmente prevede risorse ma nulla prevede in modo specifico per l’opera in corso.

Registriamo la bocciatura di un emendamento del consigliere Calabrese il quale prevedeva euro 300.000,00 per costruire una strada prevista nel prg che collega via Colleoni con via Piccinini per mettere in sicurezza la scuola Mariele Ventre oggi è posizionata in un vicolo cieco.

Infine unica nota positiva riguarda l’approvazione di un emendamento presentato da Calabrese e firmato dal csx che prevede il completamento dei marciapiedi di via Aldo Moro per euro 200.000,00 con fondi certi.

Tutto il resto delle nuove opere  inserite nel piano annuale e nel programma triennale è un elenco di opere annunciate che portano in dote soltanto uno studio di fattibilità per permettere al Comune di partecipare ai bandi regionali e comunitari, ma nessuna di queste oggi ha finanziamenti a carico per poter essere realizzata.

Mai la città di Ragusa aveva avuto un piano triennale così scarno di  risorse e tutto ciò è di certo addebitabile allo spropositato numero di mutui richiesti dal sindaco negli anni 2006, 2007 che hanno indebitato l’ente costringendolo a pagare circa 3 milioni di euro di rateo per ogni anno più circa due milioni e mezzo di interessi passivi su mutui. 

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