IL PROGETTO ISAAC PER LA DIFFUSIONE DEL BIOGAS DA SOTTOPRODOTTI AGRICOLI A RAGUSA

 

ISAAC è l’acronimo di Increasing Social Awareness and a Ceptance of biogas and biomethane, ovvero aumentare la consapevolezza e l’accettazione sociale su biogas e biometano.

Il progetto, finanziato nell’ambito del programma europeo Horizon 2020, ha come obiettivo principale l’abbattimento delle barriere non tecnologiche per la produzione e l’uso del biogas e del biometano dalla fermentazione di biomassa in assenza di ossigeno, utilizzando scarti di produzione agricola e della filiera agroalimentare oltre che dalla frazione organica dei rifiuti urbani.

L’Italia ha un grande potenziale come paese produttore di biogas, ma la diffidenza dell’opinione pubblica, associata a carenze normative e ad una mancanza di coordinamento tra le varie parti coinvolte non hanno facilitato l’implementazione di queste tecnologie nel contesto nazionale.

Lo scopo del progetto è diffondere un’informazione equilibrata, sulla base dei benefici ambientali ed economici, tra tutti gli attori potenzialmente coinvolti nella produzione di biogas e biometano, in primo luogo gli agricoltori ai quali verrà dedicato l’incontro del 9 marzo.

Il progetto, che vede coinvolti il Consiglio Nazionale Ricerche ( CNR ) , il Consorzio Nazionale Biogas, Azzeroco2 e Legambiente, interesserà varie regioni italiane tra le quali la Sicilia , nelle quali verranno organizzati incontri con la cittadinanza, a Ragusa il 9 marzo, workshop con agricoltori ed amministrazioni pubbliche, ed incontri nelle scuole. In Sicilia la scelta è caduta sulla provincia di Ragusa per la sua forte vocazione agricola, zootecnica  e agroalimentare.

La proposta rivolta alle scuole ad indirizzo agrario e chimici verterà su un incontro di sensibilizzazione e di presa di coscienza sul tema cambiamento climatico, approvvigionamento energetico, economia circolare condotto da educatori Legambiente e  una lezione su Biogas e Biometano più dettagliata con visita al prototipo del reattore di tipo ABR situato all’interno del mezzo mobile del CNR che verrà ospitato dall’I.S. G. Ferraris di Ragusa. I tecnici del CNR IIA illustreranno  come la digestione anaerobica può essere non solo una valida soluzione per la gestione e il recupero degli scarti, sia agricoli che di rifiuti organici, ma anche un’arma per combattere il problema energetico e i cambiamenti climatici . Inoltre il CNR IIA lancerà un App e un quiz finale per tutti i ragazzi che hanno partecipato.

Al progetto che è iniziato il 21 febbraio e che si concluderà il 10 marzo parteciperanno gli studenti dell’indirizzo chimici e Tecnico Agrario dell’Istituto Superiore G. Ferraris di Ragusa, dell’indirizzo Tecnico Agrario dell’Istituto Superiore E.Fermi di Vittoria, dell’indirizzo Tecnico Agrario dell’Istituto Superiore Q.Cataudella di Scicli e dell’indirizzo professionale per l’agricoltura e lo sviluppo rurale dell’Istituto Superiore Principi Grimaldi di Modica.

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