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IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA ENZO TAVERNITI INTERVIENE SULLA FINANZIARIA REGIONALE
08 Mag 2013 15:00
Facendo seguito all’incontro tenutosi in Confindustria Sicilia, il Presidente di Confindustria Ragusa, Enzo Taverniti, prende posizione contro il pesante impatto che la legge finanziaria regionale ha determinato, tramite l’imposizione di canoni di produzione che graveranno sulle imprese dei comparti acque minerali, idrocarburi ed estrazione dei minerali da cava, le quali particolare contributo hanno dato e continuano ad assicurare all’economia industriale della provincia di Ragusa.
Confindustria Ragusa è consapevole che la legge finanziaria non è lo strumento adeguato per contenere interventi di ampio respiro per lo sviluppo del settore produttivo, ma ritiene che non è neppure l’occasione per spremere un limone che non ha più succo, utilizzando balzelli inopportuni e sproporzionati, instaurando un clima di avversione verso il sistema delle imprese che pregiudica anche la prospettiva e demolisce la voglia di fare impresa.
Le attività industriali di questa provincia – aggiunge Taverniti – rischiano di sparire se si continua a penalizzarle con l’IRAP ai massimi livelli e le addizionali IRPEF regionale e comunale, e adesso anche con l’introduzione di canoni insopportabili che, alimentando la fase recessiva, faranno perdere (anziché aumentare) entrate al bilancio della Regione e distruggeranno posti di lavoro.
Diventa quindi necessario e urgente puntare all’eliminazione dell’art.12 della finanziaria regionale, o quantomeno ricondurre la disciplina dei balzelli ai precedenti di regioni italiane che hanno già deliberato soluzioni concertate con le rappresentanze dei comparti interessati.
E diventa necessario assicurare la certezza dei tempi autorizzatori delle pubbliche amministrazioni regionali e locali, per evitare che il blocco delle procedure di attivazione delle nuove attività d’impresa o del loro potenziamento, possa bloccare la crescita e l’occupazione.
Confindustria Ragusa pertanto sta contribuendo all’elaborazione di un documento di proposte che Confindustria Sicilia consegnerà al Governo ed alle Commissioni legislative dell’ARS con dati sull’impatto economico ed occupazionale relativi ai comparti colpiti dall’aumento dei canoni, in una ottica di collaborazione per addivenire, unitamente alle altre Associazioni di Categoria ed alle Organizzazioni Sindacali, alla elaborazione di un Piano Industriale per lo sviluppo della Sicilia.
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