IL PRESIDENTE DELLA REGIONE A RAGUSA PER SOSTENERE LA LISTA “IL MEGAFONO” AL SENATO

“Io sono una persona semplice, per tutti sono rimasto il Rosario di sempre. Ma quando rappresento i siciliani, in Italia e in Europa, voglio essere chiamato Signor Presidente. Pretendo il rispetto per una terra che non dovrà essere più colonia di interessi ma una regione autonoma, retta da uno Statuto troppo spesso disatteso. Saremo noi d’ora in poi a decidere la nostra programmazione”. 

E’ un Presidente della Regione fiero del proprio ruolo, pieno di grinta ed energia, quello che ha incontrato giovedì sera i tantissimi cittadini iblei, ospite di Nello Dipasquale e del movimento “Territorio”.

Un discorso accorato, ricco di sfumature, di ironia, di passione e di amare riflessioni sulle condizioni di una regione allo sbando, vittima di una gestione politica scellerata. 

Pretende rispetto ma è chiaro: “Il rispetto si deve meritare”.

“Dobbiamo avere i conti in ordine – afferma – e abbiamo già dimostrato che si può fare. Stiamo riguadagnando la fiducia dei mercati esteri e del settore produttivo. Ivan Lo Bello, lo stesso che richiedeva il commissariamento della regione, si è ricreduto annunciando pochi giorni fa che la Sicilia non è più a rischio default. Questi i risultati concreti per una azione che io chiamo rivoluzione – continua Crocetta – ma non possiamo fermarci adesso. Sto progettando un piano di viabilità che metta in diretto contatto il nord ed il sud della Sicilia.  Attenzione massima sull’aeroporto di Comiso. Se entro marzo la Soaco non farà partire lo scalo chiederemo loro di risarcire i 20 milioni di euro che l’Europa pretenderà indietro. Se qualcuno pensa di essere furbo a prendere la gestione di un aeroporto per non farlo partire – sottolinea il Presidente – ha sbagliato tutto. Non si può giocare con il destino di una economia produttiva come quella iblea, che può risollevarsi solo con le infrastrutture efficienti”.

Illustra molti dei passaggi affrontati all’Ars nei primi mesi di governo. La lotta alla mafia (non solo quella delle imprese malavitose e degli appalti truccati, ma anche quella dei colletti bianchi presente tra gli uffici del palazzo regionale), la lotta agli sprechi, la lotta alla corruzione. 

“Stiamo cambiando la Regione – afferma – riportando all’interno di Palazzo d’Orleans la dignità. Siamo l’unica forza autonomista in Sicilia, crediamo nello Statuto Siciliano ed in nome di questo illuminato e prezioso documento chiederemo alle imprese che lavorano in Sicilia di pagare le tasse in Sicilia. Un caso per tutti quello dell’ENI che alla nostra gente lascia solo l’inquinamento ed il cancro mentre in Lombardia porta il profitto”.

“Abbiamo bisogno del vostro supporto affinchè il nostro cammino continui al Senato. La provincia di Ragusa è quella che in proporzione ha dato più voti alla lista Il Megafono, spero che il miracolo si ripeta anche per le prossime elezioni. Liberiamo gli steccati ideologici, derivanti da contrapposizioni politiche ormai superate, noi siamo una grande forza, vera, pulita, onesta. Vi chiedo l’impegno di contribuire al cambiamento, fatelo per i vostri figli, consegnamo alla futura generazione una terra pulita che crea lavoro ed opportunità in modo libero, onesto, dignitoso”.

Ad introdurre Rosario Crocetta i brevi saluti del coordinatore provinciale Michele Sbezzi, e dell’onorevole Nello Dipasquale, il quale ha sottolineato di essere stato tra i primi a credere nel progetto di Rosario Crocetta, nonostante le accuse di tradimento politico. “Il sostegno a Crocetta è incondizionato – afferma – ci basta lavorare all’Ars ed essere parte attiva di questo cambiamento storico”.

Spazio anche alla candidata presente nella lista “Il Megafono” al Senato, Gianna Dimartino,

“Sono onorata di rappresentare le istanze del territorio ibleo in questa campagna elettorale – afferma Gianna Dimartino rivolgendosi direttamente al Presidente – noi di Territorio abbiamo sposato il tuo progetto rivoluzionario per riscattare la Sicilia ed i siciliani onesti. Noi ascoltiamo le istanze della gente e vogliamo portare avanti soluzioni immediate per le nostre imprese, per i giovani, per i cittadini in difficoltà. Siamo al tuo fianco per la vera democrazia, come tu stai dimostrando di saper fare”.

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