IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ILLUSTRA LA NOSTRA MANOVRA

Pare che il Presidente Monti abbia convinto i maggiori partners europei (in particolare la Merkel e Sarkozy) sulla bontà della nostra manovra finanziaria non solo per il pareggio di bilancio con la riduzione totale entro il 2013 del debito pubblico italiano, ma anche per i provvedimenti di austerità ( che pagheremo ancora una volta noi) e della crescita che ancora però non sono stati ben precisati.

Questa fiducia nell’Italia deve però concretizzarsi con le misure importantissime per non scivolare in una qualsiasi forma di recessione ed anche noi siamo in attesa di conoscere , magari quando Monti riferirà in Parlamento, che tipo di lacrime e sangue dobbiamo versare alla condizione tuttavia che la manovra sia equa e non solo per i poveri disgraziati che facendo numero posso essere agevolmente tartassati.

Intanto il segnale della abolizione dei privilegi è avvenuto ma in modo molto soft tant’è ad esempio che qualche cosa al Senato è successo ma solo per i nuovi parlamentari  e, ad esempio all’assemblea siciliana, non si è toccato di un solo euro l’appannaggio per i deputati regionali.

Questo significa che “la casta” non ne vuol sapere di fare sacrifici e rappresenta un pericoloso campanello d’allarme nei rapporti tra cittadini e classe politica sempre più deteriorati e a livello di suole di scarpe. Ed allora diciamo chiaro e tondo che i sacrifici dobbiamo farli tutti ed a maggior ragione chi in passato ha fruito di vantaggi notevoli dal punto di vista economico.

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