IL PIANO COLORE DEL CENTRO STORICO HA SOLO I COLORI DELLA PROPAGANDA ELETTORALE

Il “piano colore” del centro storico ha solo i colori della propaganda elettorale. A sollevare il caso è l’Architetto Elena Azzone, della commissione Centri Storici, rappresentante di Italia dei Valori, che afferma:

“Il piano di riqualificazione delle cortine edilizie, conosciuto come “piano del colore” esaminato dalla commissione centri storici nelle sedute di giorno 5 e 6 Maggio 2011 ha un sola sfumatura, quella della propaganda elettorale!

I piani colore, come tutti i piani di natura urbanistica, si compongono di una fase di analisi, che ci permette di conoscere la tipologia degli elementi di facciata che compongono l’edificio, e di una fase di progetto che ci permette di capire la metodologia di intervento da applicare nei singoli edifici a secondo delle caratteristiche strutturali e tipologiche”.

La fase di analisi del piano di riqualificazione delle cortine edilizie del centro storico è stato redatto dall’Università degli Studi di Catania, dipartimento di urbanistica e ingegneria, DAU, e dalla società Boero di Genova che, attraverso un protocollo di intesa, ha fornito la propria collaborazione per lo studio degli intonaci delle cortine edilizie del nostro centro storico; le analisi condotte da questi due soggetti sono state integrate da quelle condotte dall’ufficio centri storici del comune di Ragusa.

“La fase di analisi è a mio avviso  – continua la professionista – esaustiva e meritevole di lode ma ciò che manca totalmente è la successiva e consequenziale fase di progetto che è quella che ci permette di capire come operare nei confronti delle cortine edilizie onde evitare la scempio che si è perpetuato in questi anni e che ha visto l’inserimento di elementi inopportuni, come segnaletiche e cavi elettrici, nelle facciate dei palazzi e la lenta demolizione degli intonaci con conseguente perdita di identità di alcuni tra i palazzi più importanti della nostra città.

Non elaborare la fase di progetto nel piano colore è come sottoporre un paziente ad un infinità di analisi senza poi prescrivergli la cura; l’amministrazione attuale non ha minimamente idea di quale sia la terapia per salvaguardare le nostre cortine edilizie, che sono quelle che rendono affascinante e degno di nota il nostro centro storico.

Una risposta plausibile per giustificare quanto accaduto potrebbe essere quella di una parcellizzazione del lavoro per permettere ai componenti della commissione di prendere atto delle analisi svolte e formulare le proprie proposte, ma nella realtà ciò non accadrà mai perché tutti i componenti dell’attuale commissione andranno in “pensione” tra meno di quindici giorni e il piano dovrà essere riesaminato dai nuovi componenti della commissione che molto probabilmente si insedierà  a settembre.

Un po’ come il piano particolareggiato, approvato dal consiglio comunale e dalla commissione centri storici più di una anno fa, che avuto il sapore di uno spot pubblicitario per placare le polemiche sull’inerzia amministrativa nei confronti del nostro centro storico. Infatti giace nei cassetti del comune da più di un anno nella prospettiva di essere inviato a Palermo per la sua approvazione definitiva. Allo stesso modo il piano di riqualificazione delle cortine edilizie ha il colore della propaganda pre – elettorale; dopotutto Dipasquale con i colori non deve avere un buon rapporto visto che ha specchiato i colori della nostra bandiera nazionale!”.

 

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