IL PD SULL’AUTOPARCO COMUNALE

Rigore e risparmio non abitano a palazzo dell’Aquila. Il Pd di Ragusa concentra la propria attenzione sul parco macchine del Comune. E chiarisce: “Nulla in 6 anni è stato fatto. Molti mezzi sono da rottamare e pensiamo che il 50 per cento tra questi possa essere dismesso”. Il segretario cittadino del Partito Democratico, Giuseppe Calabrese, sottolinea che, dopo avere inoltrato una specifica richiesta, è stata convocata una seduta della quarta commissione chiamata proprio ad esaminare le caratteristiche del parco macchine. “Il responsabile del settore – spiega Calabrese – ha fornito un elenco dei mezzi e da ciò che abbiamo potuto esaminare in questi anni nessuno ha mai pensato alla razionalizzazione dei costi. Sono 168 i mezzi in dotazione all’ente di palazzo dell’Aquila. Tra questi ci sono 92 autovetture (una media di un’automobile per ogni sei dipendenti), 28 tra motocicli e ciclomotori, 4 autobotti, 17 scuolabus e altre unità tra mezzi speciali, ambulanze, natanti, autocarri, etc. Il parco macchine costa circa 50mila euro solo per le assicurazioni e le tasse, centomila euro per la manutenzione e altri centomila euro per il carburante. I soldi per il carburante sono esagerati. Anche perché a rifornire le auto delle cooperative che operano per conto dell’ente è il Comune. Inoltre, le cifre per il carburante destinato all’imbarcazione della Protezione civile sono proibitive. Per questo vanno controllate e razionalizzate. Per quanto riguarda altri dettagli: ci sono 6 auto al 1° settore, 3 al terzo, 10 al sesto, 12 al settimo, 24 all’ottavo settore, 6 al nono e 25 al dodicesimo (quello della Polizia municipale). Riteniamo il parco macchine vada sfoltito. Ed è per tale ragione che ho chiesto al presidente della quarta commissione, Titì La Rosa, che va ringraziato per la sua disponibilità, di convocare i dirigenti a gruppi per razionalizzare costi e utilizzo”.

In particolare la commissione ha contestato il fatto: che le vetture ordinariamente siano utilizzate da operai e impiegati delle cooperative che operano per conto del Comune; che spesso si vedono in giro assessori e personale delle cooperative che usano le vetture comunali; che da una lettura veloce del capitolato si è potuto appurare, ad esempio, che per i servizi cimiteriali la cooperativa può usare gli autocarri per lavori interni, ma nulla è previsto circa l’utilizzo delle vetture comunali.

“Personalmente – aggiunge Calabrese – ho chiesto al dirigente presente in commissione di stilare un verbale su chi utilizza i mezzi comunali, se il dipendente della coop è autorizzato a farlo, chi lo ha autorizzato e secondo quale regolamento o accordo. Noi del Pd ci siamo ridotti il gettone di presenza del 30 per cento e pretendiamo che tutti siano messi nelle condizioni di garantire un segnale all’insegna del risparmio. Non vogliamo più vedere gente qualsiasi in giro con le macchine del Comune specie se non sono dipendenti e soprattutto se nessuno li ha autorizzati. Lavoreremo anche su questo fronte e pretendiamo risultati in tempi brevi”.

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