IL PD PUNTA IL DITO SULL’AMMINISTRAZIONE DIPASQUALE

Il Pd di Ragusa tramite un’interrogazione ha avanzato alcune questioni a proposito della DG n.453 del 25 ottobre 2010, con cui veniva approvato un atto di indirizzo dall’oggetto “Ragusa quartiere cantiere”. La delibera  prevedeva su disposizione dell’Assessore al decentramento Calvo un progetto articolato in più fasi (8), tendente a promuovere attività culturali, didattiche, sociali ricreative nell’ambito delle varie circoscrizioni il cui contenuto è parte integrante della stessa. Il 26 novembre 2010, un’associazione dal nome ASI (alleanza sportiva italiana)  essendo venuta a conoscenza del progetto integrato nella DG 453, si è proposta per attuare la prima azione denominata “la storia del quartiere-passaggio del testimone”. “L’attuale amministrazione – sottolinea il Pd – sempre più spesso ha ricorso al metodo della compartecipazione, istituto non previsto da nessun regolamento comunale, aggirando il regolamento per la concessione dei contributi che detta regole ben precise prima di rilasciare somme pubbliche.

Quanto detto appare palesemente in contraddizione con l’articolo 97 della nostra costituzione il quale prevede: “I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione.” Tale articolo viene rispettato sia sull’affidamento dei cottimi appalto, sia in materia di gare pubbliche. Sotto l’aspetto politico si considera quanto messo in atto da questa amministrazione un esempio modello di clientelismo sfrenato a ridosso di elezioni amministrative e qualcuno dovrebbe intervenire immediatamente nel caso in cui si intravede illegittimità in quanto detto”.

Calabrese, Lauretta e Schininà, quindi, chiedono il perché si è deciso di compartecipare con un’associazione in modo diretto violando i più elementari criteri di trasparenza dal momento che il progetto era dell’amministrazione comunale; perché l’amministrazione non ha reso pubblico il progetto sul sito del Comune o su manifesti pubblici o sulla stampa locale come fa anche con le cose più banali dando adito con tale comportamento alla violazione dell’articolo 97 della nostra costituzione non permettendo a tutti pari opportunità di partecipazione; perché l’assessore Calvo o il sindaco Dipasquale non sono venuti in Consiglio o in commissione o in conferenza dei capi gruppo a relazionare sul progetto; a che punto è oggi l’iter del progetto, quali somme abbiamo già erogato all’ASI; la documentazione cartacea in copia conforme di tutte le pezze d’appoggio  dei costi sostenuti dall’ASI per il progetto e se dalla documentazione traspare che l’ASI ha realmente investito la somma di euro 19.750,00+17.700,00+ 10.020,00 per un totale di euro 47.470,00 prelevando euro 21.470,00 dal proprio bilancio.

 

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